Rinnovabili • Pompe di calore a propano, cresce la fetta di mercato Rinnovabili • Pompe di calore a propano, cresce la fetta di mercato

Frena il mercato europeo delle pompe di calore: -23% nelle vendite 

L'Associazione europea delle pompe di calore (EHPA) pubblica i dati preliminari del settore per l'anno appena concluso: 2 milioni di apparecchi venduti in 13 Paesi, oltre mezzo milione in meno rispetto al 2023

mercato europeo delle pompe di calore

I dati sulle vendite 2024 delle PdC in Europa e Italia

Il mercato europeo delle pompe di calore frena la corsa che aveva caratterizzato i primi momenti della crisi energetica. Lo scorso anno le vendite nei principali 13 paesi della regione – Italia compresa – sono calate in maniera sensibile. Un meno 23% anno su anno, che porta il totale di apparecchi acquistati dai 2,6 milioni del 2023 ai 2 milioni del 2024. A riferirlo è l’EHPA, l’European Heat Pump Association pubblicando oggi i dati preliminari per il comparto.  

Dati che arrivano in un momento particolare. Nell’Unione Europea si attende con trepidazione il Clean Industrial Deal e il nuovo Piano d’azione per contenere i prezzi dell’energia, due dei primi grandi interventi sulla sostenibilità della nuova Commissione UE.

Il primo dovrebbe tutelare la competitività dell’industria europea attraverso strumenti come quote obbligatorie di prodotti «Made in Europe» per gli appalti.

Il secondo dovrebbe, invece, mettere i consumatori a riparo dalla volatilità dei prezzi del gas, facendo avanzare tra le altre cose l’elettrificazione dei consumi.

Frena il mercato europeo delle pompe di calore: -23% nelle vendite 
I dati del mercato europeo delle pompe di calore. Credits: EHPA

La crisi del mercato europeo delle pompa di calore

Perché si tratta di strumenti fondamentali? Perché l’Europa detiene un primato industriale in questo campo, ma le ultime vicissitudini stanno martoriando il comparto. Dopo aver investito miliardi in capacità aggiuntiva nel 2022 e nel 2023, sono cambiate politiche di sostegno e condizioni del mercato energetico.

Il settore si è così trovato costretto a tagliare posti di lavoro e ridurre gli orari, chiudere fabbriche o diminuire la produzione. Nel dettaglio sono stati fatti fuori almeno 4.000 posti di lavoro e altri 6.000 e più hanno subito un qualche tipo di impatto. La Daikin Europe ha licenziato 500 lavoratori, Viessman ha ridotto l’orario di lavoro per 4.000 dipendenti presso la sede di Allendorf/Eder nei mesi di luglio e agosto 2024, Nibe ha attuato un programma di riduzione del personale e dei costi che impatterà 500 dipendenti, solo per citare alcuni casi.

Vendite pompe di calore: medaglia d’argento per l’Italia

Su scala nazionale i cali più bruschi nelle vendite si sono registrati in Belgio con un meno 52% rispetto al 2023 e in Germania (-48%).

Per l’Italia il calo è stato decisamente più contenuto. Solo un meno 5,4% stando ai dati preliminari, pari a oltre 394mila apparecchi venduti nel 2024. Un numero da medaglia d’argento nel podio generale, secondo solo a quello delle vendite francesi. Il Belpaese continua inoltre a detenere anche il secondo posto nella classifica globale dei Paesi con il maggior numero di pompe di calore installate in totale: oltre 4,5 milioni di unità.

Nel complesso solo il Regno Unito ha invertito la tendenza; le vendite di pompe di calore sono cresciute del 63% grazie ai programmi governativi di supporto.

vendite delle pompe di calore in europa
Credits: EHPA

In attesa delle prossime mosse UE

“Il settore delle pompe di calore è in calo, ma tutt’altro che finito”, ha commentato Paul Kenny, direttore generale dell’Associazione. “I consumatori vogliono calore pulito e case confortevoli, e vogliono sostenere i posti di lavoro europei e l’indipendenza energetica. Non appena si rendono conto che è possibile, grazie a politiche europee e nazionali di supporto e a tasse che penalizzano i combustibili fossili e non le persone, lo dimostrano passando alle pompe di calore”. 

“Contiamo sulla Commissione Europea e sui governi – ha aggiunto Kenn – affinché diano risultati nei prossimi mesi, iniziando a mettere le pompe di calore al centro del prossimo Clean Industrial Deal e sostenendo la leadership europea in materia di tecnologie pulite”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.