(Rinnovabili.it) – La tecnologia del solare termico diventa più efficiente e lo fa arruolando tra i suoi componenti base un nuovo inchiostro super conduttivo. A metterlo a punto sono stati alcuni ricercatori dell’Istituto Tecnologico di Laguna (ITL) in Messico: il team di scienziati, guidato dalla professoressa Sandra Casillas Bolaños, è affidato alla nanotecnologia per creare una sorta di vernice a presa rapida costituita di piccolissime particelle e impiegata, a sua volta, come rivestimento dei collettori dei pannelli solare termici. La sua particolare composizione permette ai tubi in cui scorre il liquido del circuito primario destinato ad essere riscaldato, di aumentare la loro efficienza del 70% almeno. Questo inchiostro in realtà va immaginato come una torta costituita da diversi strati: quello più interno è composto da nanoparticelle magnetiche in titanio che intrappolano il calore; queste sono rivestite da sale tungsteno, anch’esso nanoscopico, legato ad alcol polivinilico, e in superficie da uno strato di rame annerito (in modo che si riscaldi più rapidamente e trattenga il calore nelle particelle interne più efficientemente).
I vantaggi dell’inchiostro super conduttivo per il solare termico
“Un collettore di solare termico esposto al Sole raggiunge una temperatura di 40 ° C: se si aggiunge l’inchiostro superconduttore, la temperatura aumenta del 70 per cento e raggiunge i 68 ° C”, spiega Bolaños. Questa tecnica è così efficiente, che i ricercatori sostengono che se il materiale venisse applicato nei pannelli domestici di solare termico in soli 5 metri di collettore l’acqua raggiungerebbe i 68 ° C quasi istantaneamente. Anche con un tempo nuvoloso.
Il nuovo rivestimento è stato testato proprio in questi mesi in un impianto solare istallato sul tetto di un complesso sportivo a Città del Messico, dove è servito per scaldare i 2 milioni di metri cubi da 26 ° C a 37 ° C. Attualmente in fase di brevetto, l’inchiostro superconduttore dovrebbe raggiungere il mercato ad un prezzo 40 dollari a 1dm cubo.