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Il solare del CERN riscalderà l’aeroporto di Ginevra

282 pannelli piani sotto vuoto verranno installati a copertura degli edifici aeroportuali ed alimenteranno una rete di teleriscaldamento

 

SRB Solar Panel (Foto CERN)

 

(Rinnovabili.it) – L’innovazione tecnologica del celebre CERN approda sui tetti dell’aeroporto ginevrino per dar vita alla più grande copertura solare termica d’Europa. La società che gestisce lo scalo svizzero ha acquistato 282 pannelli piani a tubi sottovuoto sviluppati a partire da una tecnologia dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare e quindi trasferita alla società Energy SRB. I pannelli copriranno una superficie di 1.200 metri quadrati sul tetto del terminal principale e, a regime, serviranno per mantenere gli edifici al caldo durante l’inverno e al fresco d’estate attraverso una rete di teleriscaldamento. “Siamo lieti che l’aeroporto internazionale di Ginevra abbia optato per questa tecnologia”, ha commentato Cristoforo Benvenuti, l’inventore dei pannelli che sta lavorando sulla tecnologia del vuoto al CERN dal 1970. “I pannelli sono nati da tecnologie del vuoto e sono stati sviluppati per scopi di fisica fondamentale, cioè per la ricerca di base, ed è molto gratificante vederli oggi utilizzati per applicazioni per le energie rinnovabili”.

Ogni unità è in grado di fornire un’alta resa grazie alla “qualità” del vuoto che si crea all’interno dei tubi solari al punto che i test hanno rilevato temperature di 80°C all’interno del pannello anche quando coperti di neve. Inoltre, questa tecnologia riesce a recuperare anche l’energia prodotta dalla luce diffusa in modo più efficiente rispetto ai dispositivi termici più tradizionali, rendendosi particolarmente adatta ai climi più freddi e meno soleggiati. “Questa nuova generazione di pannelli solari è un’innovazione verde frutto di una partnership tra CERN e l’industria”, ha aggiunto Enrico Chesta, capo della Sezione Trasferimento Tecnologico del Gruppo conoscenze di Trasferimento al CERN. “Come per la medicina e l’IT, anche l’energia sta diventando un campo in cui la tecnologia dell’acceleratore e del rivelatore sta trovando applicazioni di successo”.