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Il mercato del solare è un paradiso o un inferno?

Al CIS-IT 2012, il settore ha espresso le proprie perplessità su detrazioni, conto energia termico e Fondo rotativo per Kyoto, strumenti assai utili, ma implementati in modo per niente efficace

(Rinnovabili.it) – Un quadro legislativo del tutto inadeguato che frena il settore e lo rende poco appetibile per l’utente finale. Alla Conferenza sull’Industria Solare – Italia 2012 della scorsa settimana, gli esperti del settore hanno espresso un’opinione unanime sulla fase che sta attraversando oggi il solare termico. Per Assolterm, che ha partecipato alla Conferenza, le problematiche ancora irrisolte sono tante e dipendono da un’implementazione per niente efficace degli strumenti a disposizione. Un primo ordine di problemi è rappresentato dagli incentivi che oltre a essere rinnovati di anno in anno, hanno anche tempi di recupero spalmati su 10 anni, non lasciando all’industria il giusto orizzonte temporale per programmare gli investimenti e rendendo di fatto le detrazioni fiscali un’inefficace incentivo all’acquisto.

C’è poi anche la questione del conto energia termico che, nonostante se ne parli da più di un anno e il settore lo chieda a gran voce, ancora non è partito; inoltre, la bozza attualmente in circolazione si rivolge solo a soggetti pubblici e, se venisse approvata, negherebbe di fatto ai privati l’accesso al conto energia. A ciò si aggiunge anche il Fondo Rotativo per Kyoto, un finanziamento a tasso agevolato per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, che per il solare termico è accessibile solo per i soggetti pubblici. I rappresentanti del settore non ci stanno. L’industria produttiva italiana è già ben sviluppata, la filiera crea ricchezza e occupazione e la tecnologia è di qualità, affidabile, efficiente e versatile; quello che il settore chiede non è un incentivo alto, ma un quadro stabile a medio termine che consenta di raggiungere gli obiettivi delineati dal PANER, senza sprecare utili risorse in misure inefficaci.