Grazie al progetto Powerdriver l'Europa sta sperimentando un sistema per convertire il calore di scarto delle auto in energia riducendo emissioni e consumi
(Rinnovabili.it) – Non solo la produzione ma anche la dispersione di calore può essere una fonte importante di emissioni inquinanti che il settore edile, le industrie e i trasporti stanno cercando di contrastare. Oltre a cercare una modalità adatta a ridurre le perdite l’Ue sta cercando il sistema per convertire queste di calore in energia.
Il progetto POWERDRIVER, finanziato a livello europeo, sta cercando di trovare la soluzione per il recupero e lo sfruttamento su larga scala del calore disperso, tenendo in considerazione soprattutto la situazione del settore trasporti, responsabile del rilascio di un quarto del totale delle emissioni di gas serra del continente. Il progetto mira infatti alla realizzazione di un dispositivo per trasformare il calore disperso dai motori a combustione in elettricità mediante l’impiego di una tecnologia a generatore termoelettrico TGEN.
Il progetto, iniziato nel 2012, sta già dando i suoi frutti e grazie alle simulazioni è stato possibile rilevare che un TGEN associato ad una automobile è in grado di ottenere un risparmio di carburante di 2,5 litri mettendo a disposizione una potenza di 300 W.
“I generatori termoelettrici sono una tecnologia molto promettente che permette il recupero dell’energia termica che andrebbe altrimenti perduta”, ha commentato il dott. Barri Stirrup, del partner di progetto European Thermodynamics Ltd. “Il progetto POWERDRIVER intende aiutare a portare questa tecnologia molto più vicina alla realizzazione commerciale. Con il lavoro di simulazione che indica una resa energetica che equivale a un significativo risparmio di carburante nell’ambito del NEDC, il progetto farà ora avanzare la progettazione di sistemi prototipo mirati a fornire realizzazioni efficaci in termini di costi di questa tecnologia”.