Definiti gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico di 20 isole minori da coprire attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili. in programma nuovi incentivi ad hoc
(Rinnovabili.it) – Trasformare le piccole isole italiane in laboratori a cielo aperto dove sperimentare soluzioni energetiche sostenibili e innovative. Questo il cuore del nuovo decreto per le fonti rinnovabili nelle isole minori, pubblicato oggi dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il provvedimento definisce il percorso per rendere le green energy l’asse principale del sistema energetico di 20 piccole realtà non interconnesse alla rete elettrica del continente.
“Un’ottima notizia – commenta Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente – perché oggi le isole sono in tutto il mondo al centro di interventi e sperimentazioni che stanno dimostrando come possano essere al 100% rinnovabili. Dalle Canarie ai mari del Nord, dalla Polinesia all’Alaska, sono sempre di più le isole che sono diventate indipendenti dalle fonti fossili e stanno puntando su un turismo sostenibile”.
Alla sempre più lunga lista di comunità isolane nel mondo alla ricerca dell’autosufficienza energetica, da oggi si uniranno anche Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa e Capri.
Per loro, il decreto prevede di individuare gli obiettivi quantitativi di produzione verde, i target temporali e le modalità finanziarie di sostegno. “L’obiettivo del provvedimento – spiega il Mise in una nota stampa – quindi dare maggiore sicurezza e sostenibilità ai sistemi energetici delle isole minori, promuovendo le politiche del Governo a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, in corso di ulteriore potenziamento con la nuova Strategia energetica nazionale (SEN)”.
Target e incentivi per le fonti rinnovabili nelle isole minori
Per ciascuna delle isole indicate sono stabiliti gli obiettivi minimi di sviluppo dell’utilizzo delle fonti rinnovabili da raggiungere al 31 dicembre 2020, sia sul fronte termico (solare termico, solar cooling e pompe di calore) che su quello elettrico. Ad esempio, per l’isola siciliana di Pantelleria è stato fissato un obiettivo di potenza affidata a FER elettriche di 2.720 kW e una per le FER termiche di 3.130 kW. A ciò si aggiungono particolari “Progetti integrati innovativi” che possono includere anche impianti eolici offshore o alimentati dal moto marino.
L’energia prodotta dagli impianti avrà diritto a una remunerazione (differenziata per ciascuna isola e tipologia di intervento) le cui modalità di erogazione, periodo di diritto ed entità, saranno determinati con provvedimenti dell’Autorità per l’energia. Gli incentivi saranno coperti da risorse ottenibili dalla riduzione delle integrazioni tariffarie attualmente erogate per la costosa generazione della produzione da fonti fossili a cui potranno accedere cittadini, enti e imprese.
Gli interventi sulla rete elettrica
Il decreto stabilisce anche che i gestori dei sistemi elettrici delle venti isole, entro il 31 dicembre 2017, presentino a Mise, Authority e amministrazioni locali interessate un documento tecnico che definisca:
- gli “interventi di ammodernamento e rafforzamento della rete elettrica isolana, funzionali all’installazione di una potenza elettrica da fonti rinnovabili pari ad almeno tre volte i valori degli obiettivi indicati” comprendenti anche sistemi di accumulo dell’energia elettrica.
- le “ipotesi di copertura dei costi di realizzazione del programma a valere su programmi di sostegno nazionali e regionali, anche cofinanziati dalla Commissione europea, e, in via complementare, sulla componente tariffaria UC4”.