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Conto termico: gli effetti del decreto di semplificazione

Aggiornato al 1° ottobre il contatore degli incentivi in Conto Termico. A partire dal 31 maggio scorso, con l’entrata in vigore del CT 2.0, sono arrivate al GSE 3.400 domande

Conto termico, gli effetti del decreto di semplificazione

 

(Rinnovabili.it) – Lo scorso 31 maggio lo schema incentivante le rinnovabili termiche ha dato il via all’atteso processo di snellimento burocratico. Con l’approvazione del decreto Conto Termico 2.0 sono stati eliminati i principali nodi che fino a ieri rendevano questo meccanismo incentivante così poco attraente. Il risultato? Da allora ad oggi sono arrivate al Gestore  dei Servizi Energetici 3.400 richieste di incentivi, per un totale di 18,4 milioni di euro dei quali 10,4 milioni riguardano richieste in accesso diretto (sia privati che PA), mentre 8 milioni sono le prenotazioni di incentivo della Pubblica amministrazione.

 

A darne notizia è lo stesso GSE, pubblicando sul proprio sito web l’aggiornamento al 1 ottobre del contatore delle richieste di accesso al sistema di incentivi. Queste domande vanno a sommarsi a quelle arrivate con il vecchio Conto Termico, che fino al 31 maggio scorso ha registrato 23.400 richieste, per un ammontare di 98 milioni di incentivi. In totale, fin dall’inizio del meccanismo, sono arrivate quindi oltre 26.000 richieste di incentivo.

 

In merito agli esiti delle domande gli esiti delle domande, al 1°ottobre scorso il Gestore fa sapere di aver “valutato positivamente più di 22.300 richieste, per un totale di circa 84 milioni di incentivi impegnati, dei quali 4 riferiti al CT 2.0”. Di questi 84 milioni, 67 riguardano interventi effettuati dai privati e 18 milioni interventi realizzati da Pubbliche Amministrazioni.

 

Nel caso dei privati cittadini, i lavori realizzati riguardano soprattutto l’istallazione di generatori a biomasse (7.370) e impianti di solare termico (13.999) mentre nella pubblica amministrazione si focalizzano per lo più su l’involucro opaco, le chiusure trasparenti e i generatori a condensazione.

Per il 2016 – fa sapere il GSE – l’impegno di spesa annua per gli incentivi in accesso diretto è di 34 milioni, di cui 27 per i privati e 7 milioni per le PA. Per il 2017, invece, l’impegno di spesa annua per gli incentivi in accesso diretto sarà di 17,8 milioni, di cui 16 per i privati e 1,7 per le PA”.