(Rinnovabili.it) – Come stanno andando gli incentivi alle energie rinnovabili termiche? Quali sono gli interventi realizzati finora e quanta l’energia prodotta? Queste le domande che si è posto il GSE nella nuova Relazione sul funzionamento del Conto Termico. Il documento è stato predisposto per fornire informazioni sui risultati della fase di avvio del meccanismo incentivante (giugno 2013 – dicembre 2014) e facendo luce su uno dei sistemi più interessanti messi a disposizione per l’efficienza energetica di pubblici e privati, ma al tempo stesso il meno usato. La mancata conoscenza delle caratteristiche dell’incentivo in Conto Termico, l’indisponibilità economica per le PA, la presenza di meccanismi incentivanti “alternativi” hanno messo un serio freno alle potenzialità di questo strumento. E mentre il Ministero dello Sviluppo Economico studia nuove regole di semplificazione e l’innalzamento delle tariffe, il GSE fa un po’ di conti sui risultati raggiunti tra giugno 2013 e dicembre 2014.
Si scopre così che nel periodo in esame sono state complessivamente trasmesse al Gestore 9.822 richieste di concessione degli incentivi; in questo contesto l’’Accesso Diretto ha rappresentato la procedura di richiesta più utilizzata (9.658), con una maggiore da parte dei Soggetti privati.
Gli interventi più realizzati nel Conto Termico
A fronte delle richieste inviate, gli interventi realizzati più frequenti sono quelli nell’ambito del Solare termico e dei Generatori a biomasse che costituiscono, insieme, più del 93% del totale; questi elementi, sommati insieme, hanno comportato una produzione stimata di energia termica rinnovabile di circa 91.000 MWh all’anno, un’energia primaria fossile risparmiata di circa 48.800 MWh all’anno e emissioni di gas serra evitate di circa 12.500 tonnellate di CO2eq all’anno.
Tra le destinazioni d’uso degli edifici oggetto di intervento, nel caso di soggetti privati, prevalgono quelli ad uso residenziale mentre sul fronte Amministrazioni pubbliche, si osserva una prevalenza degli edifici scolastici e, successivamente, degli edifici di tipo residenziale (tipicamente interventi effettuati in edifici gestiti dagli ex Istituti Autonomi Case Popolari che, ai fini dell’applicazione del Conto Termico, sono assimilati a Soggetti Ammessi pubblici) e quindi edifici adibiti ad attività sportive.