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Conto termico e certificati bianchi, i decreti in G.U.

Conto termico e certificati bianchi, firmati i decreti(Rinnovabili.it) – E’ finita l’attesa per i nuovi provvedimenti su Fer termiche e titoli di efficienza energetica. Dopo aver ricevuto l’approvazione formale dalla Conferenza unificata, i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico hanno finalmente firmato i Decreti inerenti il Conto Energia Termico e i Certificati bianchi e sono stati pubblicati sul supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio. Un doppio via libera proprio, giunto proprio sul finire dell’anno, che completa il processo di trasformazione normativa iniziata con il V Conto Energia, e ridisegna ancora una volta il quadro burocratico del comparto energetico.

 

Il ministro Clini: “Un nuovo passo di semplificazione per le rinnovabili e verso l’efficienza energetica, la riduzione dei consumi, il risparmio di risorse e la cosiddetta de carbonizzazione dell’economia”.


CONTO ENERGIA TERMICO L’aggiornamento dei regimi di incentivazione alle rinnovabili chiude il cerchio. Il decreto sulle rinnovabili termiche disciplinerà l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia il riscaldamento a biomassa, le pompe di calore, il solare termico e il condizionamento a energia solare realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2013, destinando il regime finalmente anche a persone fisiche, condomini, enti e soggetti titolari di reddito di impresa. A disposizione degli interventi in questione sono stati stanziati 700 milioni di euro l’anno e, dal raggiungimento del massimale di spesa fino all’entrata in vigore dell’aggiornamento, non sarà più permesso presentare domanda per gli incentivi. Unica eccezione, le amministrazioni pubbliche a cui viene garantito un contingente di spesa per incentivi pari a 200 milioni di euro annui.

 

Nel dettaglio per i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario sono ammessi al Conto Termico interventi di:
a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

 

Per i soggetti pubblici:

a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
c) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.

 

“Il provvedimento, tappa essenziale per raggiungere e superare gli obiettivi ambientali europei al 2020 e della nuova direttiva sull’efficienza energetica, si propone il duplice scopo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (biomassa, pompe di calore, pannelli scalda-acqua, condizionamento a energia solare) e di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici”.

 

L’incentivo coprirà il 40% degli investimenti e sarà erogato con rate semestrali per 2 o 5 anni a seconda del tipo di intervento. Il testo definitivo, rispetto alla bozza, include le proposte presentate in Conferenza dalle Regioni tra cui la richiesta di elevare la soglia di potenza per generatori a biomassa dagli attuali 500 kWt a 1 MWt e l’estensione dell’incentivo nel caso di impianti di riscaldamento a biomasse realizzati ex-novo (cioè non in sostituzione di precedenti impianti) per i fabbricati rurali delle aziende agricole.

 

È stato inoltre previsto un sistema premiante per apparecchi e caldaie a biomassa che dimostrano di raggiungere i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni di polveri totali. In questo caso il premio potrà aumentare del 20 o del 50% a seconda della riduzione dei livelli emissivi.

L’accesso al sistema incentivante è riservato ad apparecchi e caldaie che hanno acquisito la certificazione di conformità agli standard europei e che garantiscono precisi limiti emissivi. Nel caso di tecnologie alimentate a pellet sarà necessario che il combustibile utilizzato sia certificato A1 o A2 ai sensi della norma UNI EN 14961-2.

 

 

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DECRETO CERTIFICATI BIANCHI Il provvedimento interministeriale fissa i nuovi target nazionali per il quadriennio 2013-2016 in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del gas (con oltre 50mila clienti) e apre il regime dei TEE anche ai grandi progetti industriali e impianti di teleriscaldamento in aree metropolitane. Con l’obiettivo di produrre un aumento di efficienza negli usi finali di energia le aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del metano dovranno conseguire risparmi sui consumi finali dei loro clienti, oppure acquistare i titoli di efficienza energetica da chi ha ottenuto questi risparmi al posto loro, e nel dettaglio dovranno essere raggiunti i seguenti target cumulati:

 

 

Qualora l’obiettivo nazionale di un determinato anno venga conseguito con un margine superiore al 5%, il target per l’anno successivo sarà incrementato in proporzione. Il decreto istituisce nuove procedure ad hoc per incentivare il risparmio energetico nel settore industriale, nelle infrastrutture e nei trasporti.

In realtà il nuovo provvedimento non introduce modifiche sostanziali alle regole che governano il meccanismo. La vera novità è al contrario il passaggio dell’attività di gestione, valutazione e certificazione dall’AEEG (ente di riferimento storico per i certificati bianchi) al GSE, mentre il ruolo tecnico verrà affidato all’Enea e all’Authority rimarrà quello finanziario.

 

Sono stati introdotti inoltre i “grandi progetti” per interventi che garantiscono risparmi superiori a 35mila tep e hanno vita tecnica superiore a 20 anni: “a tali progetti, – spiega una nota stampa del ministero dell’ambiente – come i grandi impianti di teleriscaldamento ad alta efficienza che climatizzano aree metropolitane è riservata una premiliatà fino al 50% in termini di certificati bianchi riconosciuti in funzione del grado di innovazione tecnologica”.

 

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