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Come sta funzionando il Conto termico?

Il GSE pubblica la Relazione sul funzionamento del Conto Termico per l’anno 2015: trasmesse al complessivamente oltre 8.200 richieste di incentivo

Conto termico, dal GSE le regole applicative(Rinnovabili.it) – Il Conto termico è stato rinnovato, semplificando l’iter burocratico e aggiungendo nuovi interventi alla lista di quelli ammessi agli incentivi. Ma il feed in tariff per le rinnovabili termiche ha già diversi anni di funzionamento alle spalle e il Gestore dei Servizi energetici, come previsto dalla normativa italiana, ci aggiorna regolarmente sui risultati del meccanismo incentivante.

 

I dati sono consultabili nella Relazione sul funzionamento del Conto Termico, documento disponibile on line che illustra gli interventi realizzati e i relativi incentivi riconosciuti nel 2015, nonché le stime dell’energia termica da fonte rinnovabile prodotta, dell’energia primaria fossile non consumata e delle emissioni a effetto serra evitate.

Giunta alla sua seconda edizione, la relazione riporta che  tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2015 sono state trasmesse al GSE complessivamente oltre 8.200 richieste di incentivo: di queste quasi 8000 da parte di Soggetti privati e le restanti da parte di Pubbliche Amministrazioni.

Il numero maggiore arriva dalla Sicilia con 1495 richieste di accesso diretto inviate, seguita dalla Puglia (1057) e dalla Lombardia (921).

 

Nel medesimo periodo sono stati attivati oltre 7800 contratti, che hanno comportato il riconoscimento di incentivi per circa 31,58 milioni di euro, di cui circa 24,73 milioni di euro per i Soggetti privati e circa 6,85 milioni di euro per le Amministrazioni pubbliche. Tuttavia  la distribuzione a livello territoriale delle richieste con contratto attivato risulta essere non omogenea se confrontata con la distribuzione degli incentivi. Ad esempio, la Sicilia è sempre prima in classifica con 1413 richieste contrattualizzate e 2,19 milioni di euro di incentivi, mentre la Lombardia, terza con 877 richieste, presenta un importo di spesa di oltre 7 milioni.

 

Questo è legato alle tipologie di interventi più comunemente realizzati nelle diverse regioni italiane: nelle regioni del Sud Italia prevalgono gli interventi di Solare termico, mentre nel Nord Italia sono stati realizzati in maggior numero gli interventi legati ai generatori a biomasse; a questi ultimi corrispondono, mediamente, importi superiori di spesa sostenuta e incentivi concessi. Nel Nord Italia, inoltre, sono stati realizzati il maggior numero di interventi da parte di Pubbliche Amministrazioni (73% del totale).