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Conto Termico, il 2016 si è chiuso con 36 mln di incentivi

Conto termico, gli effetti del decreto di semplificazione

 

 

(Rinnovabili.it) – Il conto termico 2.0 ha centrato nel segno. Lo scorso 31 maggio, l’Italia ha dato il via all’atteso processo di snellimento burocratico per il regime tariffario delle rinnovabili termiche. Con l’approvazione del nuovo decreto  sono stati eliminati i principali nodi che fino a ieri rendevano questo meccanismo incentivante così poco attraente.  Oltre alla semplificazione adottata e ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese oggi anche le società in house e le cooperative di abitanti), il provvedimento introduce nuovi interventi di efficienza energetica e ampliamento della dimensione degli impianti ammissibili. Il conto termico ha dato una spinta ai progetti verdi di privati e Pubblica Amministrazione come dimostrano i dati a consuntivo del Gestore dei Servizi energetici. Alcune criticità rimangono, ma dal 31 maggio 2016 al primo gennaio 2017 sono arrivate al GSE circa 10.000 domande, per un totale di 47 milioni di incentivi. Di questi 27 milioni sono appartengono a richieste inviate in accesso diretto (privati e PA) e gli altri 20 alle prenotazioni (solo PA).

 

Dall’avvio del meccanismo invece, risultano ammesse all’incentivo quasi 26.000 richieste, per un totale di circa 92 milioni di incentivi impegnati, di cui 74 milioni afferenti a interventi effettuati da privati e 18 milioni a quelli realizzati invece dalle Pubbliche amministrazioni. Nel mese di dicembre 2016, sono pervenute circa 2.500 richieste di concessione dell’incentivo che hanno fatto registrare un incremento del 300% rispetto alla media registrata nei primi 4 mesi del 2016 (pari a circa 830 richieste al mese).

 

Nel dettaglio, limitatamente agli incentivi riconosciuti in accesso diretto, l’impegno di spesa annua cumulata per il 2016 si è attestato a 36 milioni, di cui 28  per i privati e otto per le PA. Per quanto riguarda il 2017 sarà di 23 milioni, di cui 21 per i privati e due milioni per le PA mentre, mentre per il 2018, di sei milioni, di cui quattro per i privati e due per le PA. L’impegno di spesa annua riferibile agli incentivi richiesti mediante prenotazione è invece determinato all’avvio lavori, per la quota di acconto, e alla conclusione degli stessi per il saldo.

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