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Conto Energia Termico, varato lo schema di decreto

(Rinnovabili.it) – L’attesa per il Conto Energia Termico è (quasi) finita. E’ di queste ore, infatti, l’annuncio della presentazione del nuovo schema di decreto ministeriale con cui il governo italiano intende aggiornare il sistema incentivante dedicato a FER termiche ed efficienza energetica. A darne la notizia è una nota stampa congiunta pubblicata dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che, di concerto con il capo delle Politiche agricole Mario Catania, hanno varato la bozza del provvedimento. Al centro del decreto, un unico obiettivo: concorrere raggiungimento e il superamento degli obiettivi ambientali fissati per l’Italia al 2020 dando un nuovo impulso sia all’efficientamento energetico in edilizia che ai progetti di produzione termica a partire da biomassa, fonte solare e geotermica.

 

LA NOVITA’ DEL DECRETO Lo schema di quest’atto amministrativo, che passa ora in mano alla Conferenza Unificata, rinnova completamente lo schema incentivante fino ad oggi riservato alle rinnovabili termiche. Nel dettaglio il decreto ministeriale promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. “Il cittadino e l’impresa – si legge nella nota stampa dei due dicasteri – potranno dunque più facilmente sostenere l’investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti (con un costo di alcune migliaia di euro) grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell’investimento e che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi). In questo modo, inoltre, si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale”.

 

EFFICIENZA PER LE PA Accanto agli incentivi riservati a riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling, il provvedimento prenderà anche in considerazione quelli dedicati ad interventi di efficienza energetica negli edifici della Pubblica Amministrazione. In questo contesto l’obiettivo è quello di “superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal risparmio energetico” fornendo i giusti strumenti per contribuire al target 2020. Questi incentivi saranno sovrapponibili a quelli del 55%.

 

COSTI COMPLESSIVI Il FiT, il cui accesso sarà consentito ai soggetti pubblici, inclusi per la prima volta all’Istituto Autonomo Case Popolaril (IACP), e privati, prevede per i primi due anni un costo complessivo massimo di 900 milioni di euro – 700 milioni annuali dedicati alle famiglie e di 200 milioni per la Pubblica Amministrazione – che verrà coperto anche a valere sulle bollette del gas naturale. Le tariffe, differenziate per tagli e zone climatiche, verranno commisurate all’energia rinnovabile prodotta o al risparmio energetico conseguito.

 

SCARICA IL TESTO DEL DECRETO DAL SITO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO

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