Pronti i nuovi incentivi dedicati alla produzione di energia rinnovabile termica e al miglioramento dell’efficienza energetica. Previsti rimborsi fino al 40% degli investimenti per abitazioni e uffici pubblici
LA NOVITA’ DEL DECRETO Lo schema di quest’atto amministrativo, che passa ora in mano alla Conferenza Unificata, rinnova completamente lo schema incentivante fino ad oggi riservato alle rinnovabili termiche. Nel dettaglio il decreto ministeriale promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. “Il cittadino e l’impresa – si legge nella nota stampa dei due dicasteri – potranno dunque più facilmente sostenere l’investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti (con un costo di alcune migliaia di euro) grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell’investimento e che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi). In questo modo, inoltre, si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale”.
EFFICIENZA PER LE PA Accanto agli incentivi riservati a riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling, il provvedimento prenderà anche in considerazione quelli dedicati ad interventi di efficienza energetica negli edifici della Pubblica Amministrazione. In questo contesto l’obiettivo è quello di “superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal risparmio energetico” fornendo i giusti strumenti per contribuire al target 2020. Questi incentivi saranno sovrapponibili a quelli del 55%.
COSTI COMPLESSIVI Il FiT, il cui accesso sarà consentito ai soggetti pubblici, inclusi per la prima volta all’Istituto Autonomo Case Popolaril (IACP), e privati, prevede per i primi due anni un costo complessivo massimo di 900 milioni di euro – 700 milioni annuali dedicati alle famiglie e di 200 milioni per la Pubblica Amministrazione – che verrà coperto anche a valere sulle bollette del gas naturale. Le tariffe, differenziate per tagli e zone climatiche, verranno commisurate all’energia rinnovabile prodotta o al risparmio energetico conseguito.