La svedese Vattenfall ha ottenuto il via libera alla realizzazione di un impianto "Power-to-Heat" da 150 MW a Diemen nell'ambito del programma SDE++ dei Paesi Bassi. A regime fornirà acqua calda alle famiglie della città, immagazzinando il surplus in una sorta di batteria termica
La caldaia elettrica da record entrerà in funzione nel 2024
(Rinnovabili.it) – Una gigantesca caldaia elettrica messa in funzione dalla sovrapproduzione degli impianti rinnovabili, in grado di fornire flessibilità alla rete e acqua calda alle famiglie olandesi. È l’impianto “Power-to-Heat“ (letteralmente “elettricità in calore”) che Vattenfall realizzerà a Diemen, comune nell’area metropolitana di Amsterdam. La società svedese ha ottenuto in questi giorni il via libera e le sovvenzioni del programma governativo SDE++ (Stimulering Duurzame Energietransitie), regime di sussidi per la transizione energetica destinato ad aziende e organizzazioni.
In realtà il progetto è ancora tutto su carta. Bisognerà attendere la decisione finale di investimento, prevista per la metà del 2022, prima di aver qualcosa di concreto. Ma se tutto dovesse filare liscio, una volta a regime l’impianto dovrebbe costituire la più grande caldaia elettrica d’Europa.
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Il sistema è stato progetto per vantare una potenza di 150 MW. E per entrare in funzione solo nei momenti di iper-produzione delle fonti rinnovabili non programmabili. L’impianto lavora, infatti, trasformando l’overgeneration elettrico in calore. Quest’ultimo può essere accumulato, in una sorta di batteria termica, o impiegato per scaldare l’acqua destinata famiglie e aziende. “Il boiler elettrico si accende solo se il mix di elettricità è sostenibile con grandi quote da solare ed eolico”, spiega Alexander van Ofwegen, direttore di Heat Vattenfall Paesi Bass. “Quando l’energia verde è insufficiente, le centrali elettriche a gas di Diemen sono la soluzione impiantistica principale”.
L’impianto Power-to-Heat dovrebbe entrare in funzione nel 2024, fornendo circa il 15 per cento del fabbisogno termico per l’acqua calda sanitaria nella zona. Tuttavia, sottolinea la società, il numero di ore di lavoro dell’e-boiler aumenterà nei prossimi anni in vista dell’aumento pianificato di parchi eolici e fotovoltaici nei Paesi Bassi. “Siamo molto lieti di aver ottenuto sia il permesso che l’incentivo SDE++”, commenta Ulrika Jardfelt, responsabile della Business Area Heat di Vattenfall. “Il nostro obiettivo è fornire calore al 100% sostenibile nella regione di Amsterdam entro il 2040. Ecco perché stiamo anche lavorando su altre fonti come la biomassa e la geotermia”.
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