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Caldaia a condensazione, quando e perché sceglierla

Caldaia a condensazione, quando e perché sceglierlaCon l’arrivo dell’inverno la scelta di acquistare una nuova caldaia a condensazione, in sostituzione a quella tradizionale, può rappresentare un valido investimento, capace di assicurare comfort e risparmio allo stesso tempo.

Una scelta su cui non può non influire, almeno in parte, la possibilità di sfruttare fino a dicembre 2016 l’ecobonus del 65% sull’acquisto e l’installazione dell’apparecchio.

 

E i benefici non si riducono ovviamente alla sola detrazione fiscale: l’intervento di sostituzione è in grado di garantire un risparmio sulla bolletta quantificabile fino al 40%, dando una mano anche alla riduzione delle emissioni.

 

Riduzione dei consumi e basse emissioni

La caldaia a condensazione ha notevoli vantaggi da un punto di vista del risparmio energetico. Si tratta infatti di apparecchiature che hanno non solo costi di gestione ridotti, ma anche e soprattutto basse emissioni inquinanti. A renderlo possibile è il bruciatore a premiscelazione che permette di ridurre al minimo i consumi di gas e l’emissione di sostanze nocive, come ossido d’azoto e monossido di carbonio.
Il rendimento delle caldaie a condensazione è inoltre costante, consumando così meno combustibile.

Le caldaie tradizionali, anche se classificate ad alto rendimento, riescono ad utilizzare solo una parte minima del calore dei fumi di combustione, mentre il vapore acqueo generato dal processo di combustione viene disperso in atmosfera attraverso il camino. La tecnologia alla base degli apparecchi a condensazione, al contrario, permette di raffreddare i fumi fino a farli tornare allo stato di liquido saturo, con un recupero notevole di calore utilizzabile per preriscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto. Le temperature di combustione sono poi notevolmente più basse, cosa che permette un miglior contenimento dei fumi rispetto a una caldaia tradizionale.

Importante vantaggio strutturale nell’installazione di una caldaia a condensazione è la possibilità di avere delle deroghe nell’obbligo di collegamenti a camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione sopra il tetto. Al fine di velocizzare la sostituzione degli impianti vecchi, è stata infatti prevista la possibilità di scaricare i fumi direttamente in facciata attraverso condotti orizzontali di evacuazione.

 

Quando è consigliata la caldaia a condensazione

E’ consigliato sostituire la caldaia tradizionale soprattutto in abitazioni ed edifici con pannelli radianti a pavimento o a parete, e una buona inerzia termica. In tutti gli altri casi pur funzionando in maniera ottimale, renderebbe di meno. Se poi si associa l’installazione dell’apparecchio a condensazione con un sistema solare termico per la produzione di sola acqua calda sanitaria, la combinazione permette di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche oltre il 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.

Il risparmio maggiore si ottiene soprattutto nel caso si usi per tutto l’inverno il riscaldamento. Nelle seconde case e lì dove temperature miti permettono un uso discontinuo dell’impianto, le caldaie tradizionali sono tuttora preferibili.

 

Acquisto e installazione

Per quanto riguarda l’acquisto, si tratta in ogni caso di una bella spesa che tuttavia viene ripagata nel tempo grazie all’Ecobonus e ai consumi ridotti. I prezzi migliori si trovano negli Shop Online. Su Convienesempre, che offre anche assistenza e manutenzione, è possibile trovare tutti i nuovi modelli e le offerte outlet. Va tenuto presente che è indispensabile una manutenzione regolare per poter conservare nel tempo i benefici. Inoltre è importante la compilazione del libretto di istruzioni dell’impianto, che deve essere redatto nella lingua del Paese dove la caldaia viene venduta e va richiesto durante la fase di installazione.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.