(Rinnovabili.it) – Una visione di sistema che tenga conto di quanto le filiere delle FER termiche e dell’efficienza energetica siano complesse e specifiche. Costituitosi ufficialmente ieri, il Coordinamento Associazioni Rinnovabili Termiche ed Efficienza Energetica (C.A.R.T.E.) ha iniziato a muovere i primi passi per portare all’attenzione del Governo e dei cittadini un settore ad oggi ancora poco conosciuto, incentivato e regolamentato. La richiesta che il Coordinamento ha avanzato al Governo di aprire un tavolo tecnico di confronto, infatti, è finalizzata a rendere la politica energetica promotrice di quelle tecnologie rinnovabili che, a parità di investimento, producano maggiori effetti occupazionali e si muovano all’interno di un quadro di norme certe e stabili nel lungo periodo. Un panorama che per C.A.R.T.E. deve “promuovere investimenti nazionali ed esteri eliminando e/o riducendo il corporativismo dei Big Player e consentendo alle FER termiche di produrre energia a costi molto più contenuti rispetto alle FER elettriche”.
Sei le azioni prioritarie individuate da C.A.R.T.E. per recuperare il ritardo accumulato nella promozione delle FER termiche:
- Interventi di piccole dimensioni: incentivi in conto energia rinnovabile per usi termici o in conto risparmio energetico per interventi di incremento dell’efficienza energetica (art.28);
- Interventi di produzione di energia termica o di incremento dell’efficienza energetica diversi da quelli di piccole dimensioni: titoli di efficienza energetica come da riforma del meccanismo (art. 29);
- Incentivo per il biometano immesso nella rete del gas naturale (art.21);
- Avvio Fondo di garanzia e criteri a sostegno (TEE) delle reti di teleriscaldamento (art.22);
- Avvio Fondo per interventi a favore dello sviluppo tecnologico ed industriale e ricerca (art.32)
- Applicazione della procedura abilitativa semplificata (PAS) per geotermia o sonde geotermiche (art. 6).
Ad aggravare ancora di più la situazione, poi, è arrivata l’emanazione dei 2 decreti ministeriali che, per il Coordinamento, oltre ad allocare le risorse tra FER termiche e FER elettriche in modo sbilanciato (6,7 mld/anno per il fotovoltaico e 5,8 mld/anno per altre FER termiche; 700 milioni/anno per FER termiche ed efficienza energetica), ha modificato le detrazioni del 55% e del 36%, rendendole di fatto inefficaci (art. 11 Dl Crescita).