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C.A.R.T.E.: FER termiche opportunità low cost per il Paese

(Rinnovabili.it) – Una visione di sistema che tenga conto di quanto le filiere delle FER termiche e dell’efficienza energetica siano complesse e specifiche. Costituitosi ufficialmente ieri, il Coordinamento Associazioni Rinnovabili Termiche ed Efficienza Energetica (C.A.R.T.E.) ha iniziato a muovere i primi passi per portare all’attenzione del Governo e dei cittadini un settore ad oggi ancora poco conosciuto, incentivato e regolamentato. La richiesta che il Coordinamento ha avanzato al Governo di aprire un tavolo tecnico di confronto, infatti, è finalizzata a rendere la politica energetica promotrice di quelle tecnologie rinnovabili che, a parità di investimento, producano maggiori effetti occupazionali e si muovano all’interno di un quadro di norme certe e stabili nel lungo periodo. Un panorama che per C.A.R.T.E. deve “promuovere investimenti nazionali ed esteri eliminando e/o riducendo il corporativismo dei Big Player e consentendo alle FER termiche di produrre energia a costi molto più contenuti rispetto alle FER elettriche”.

Sei le azioni prioritarie individuate da C.A.R.T.E. per recuperare il ritardo accumulato nella promozione delle FER termiche:

Ad aggravare ancora di più la situazione, poi, è arrivata l’emanazione dei 2 decreti ministeriali che, per il Coordinamento, oltre ad allocare le risorse tra FER termiche e FER elettriche in modo sbilanciato (6,7 mld/anno per il fotovoltaico e 5,8 mld/anno per altre FER termiche; 700 milioni/anno per FER termiche ed efficienza energetica), ha modificato le detrazioni del 55% e del 36%, rendendole di fatto inefficaci (art. 11 Dl Crescita).

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