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Bolletta elettrica: il taglio è vero o falso?

Il ministro Guidi si felicita per un taglio del 10%, i 5 stelle dati alla mano smentiscono. Ma questa bolletta elettrica, l’hanno tagliata oppure no?

 Bolletta elettrica: il taglio è vero o falso?

 

(Rinnovabili.it) – «L’obiettivo di riduzione del 10% delle bollette è stato raggiunto e i dati consuntivi confermano le nostre stime». A gongolare è il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, dichiarando che nel 2015 il taglio complessivo del costo della bolletta elettrica risulta pari a 2,7 miliardi di euro su base annua, 1,6 miliardi dei quali «a vantaggio delle Pmi».

Il ministro ha colto l’occasione, offerta da un’audizione alla Commissione Industria del Senato, per annunciare l’avvenuta firma del decreto ministeriale sul modello unico, una procedura di autorizzazione semplificata per gli impianti fotovoltaici di piccole dimensioni. Il provvedimento si applica agli impianti con una potenza nominale inferiore ai 20 kilowatt integrati sui tetti degli edifici.

 

Infine, il ministero dello Sviluppo Economico emanerà a breve un decreto sul nuovo conto termico (gli incentivi per le rinnovabili termiche) e un provvedimento-ponte che regoli gli incentivi per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche nel periodo dal secondo semestre del 2015 alla fine del 2016, in attesa che nel 2017 parta un sistema incentivante nuovo, definito «più razionale e più organico».

«Gli oneri di incentivazione sono saliti da poco più di 2 miliardi di euro nel 2009 ai 12 miliardi di oggi – ha detto Guidi – Nonostante molti tentativi di ridurne il peso, costituiscono l’85% degli oneri di sistema e incidono per un quarto della spesa elettrica di una famiglia. Le rinnovabili restano tra le priorità ma vorremmo indicare criteri per una revisione, continuando a sostenere lo sviluppo delle rinnovabili ma con più attenzione per i costi e le ricadute sul sistema produttivo».

Una dichiarazione che suona come una campana a morto per le energie pulite.

 

Bolletta elettrica il taglio è vero o falsoLa reazione non si è fatta attendere: il senatore 5 stelle, Gianni Girotto, ha criticato i calcoli del ministero, che sarebbero sbagliati: «Sulla riduzione del costo dell’energia elettrica il Governo continua a mentire – ha detto Girotto – Dati alla mano, rispetto alle disposizioni inserite nel decreto cd “taglia bollette”, l’Aeegsi con la delibera 674/2014 ha stabilito gli importi da destinare per ogni misura indicata: 520 milioni di riduzione componente A3, 80 milioni di riduzione componente A4 e 23 milioni di riduzione componente UC3. Sommando l’effetto possiamo stimare il risultato del taglia bollette in 620 mln, lontano dai 2,7 mld annunciati dalla Guidi. Un risultato che Associazioni delle imprese stimano pari al 3%, molto al di sotto del propagandato 10% del Governo».

 

In prospettiva, poi, l’opposizione pentastellata prevede addirittura un aumento delle bollette: ad incidere sull’aumento saranno una moltitudine di voci, che Girotto elenca minuziosamente: «La costruzione del deposito nazionale di scorie nucleari in A2; il costo del ritiro dei Certificati verdi per l’anno 2016 ed eventuali mini ‘salva Alcoa’ contenuti nel collegato ambiente; il reinserimento della tantum sul fotovoltaico; l’accordo con la Serbia per l’importazione di energia rinnovabile (fonte idroelettrica) da quel Paese; il bonus sociale della riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici. A questo andranno sommati gli effetti dell’abrogazione del mercato tutelato dell’energia prevista dal 2018 che secondo i dati forniti da Aeegsi potrebbe determinare un incremento del costo del 20%, e la riforma  delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici, che determinerà un incremento del costo dell’energia per le famiglie meno numerose o con consumi bassi».