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Coibentazione e isolamento termico interno: 10 consigli per isolare la tua casa dal freddo

Un breve decalogo per capire come intervenire sulle dispersioni di calore che influenzano maggiormente i consumi e godere del giusto comfort termico in casa

Coibentazione e isolamento termico
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Coibentazione e isolamento termico: ecco un breve decalogo per capire come intervenire sulle dispersioni di calore che influenzano maggiormente i consumi e godere del giusto comfort termico in casa

Migliorare l’isolamento della propria abitazione (coibentazione interna) non significa solo aumentare la qualità del comfort abitativo, ma anche riuscir a ridurre i propri consumi energetici in bolletta. Come procedere? Seguendo delle semplici linee guida per la coibentazione interna e scegliendo soluzioni più efficaci e fattibili sia dal punto di vista tecnico che economico per dare un taglio alle dispersioni termiche che influenzano maggiormente i consumi.

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1) Sostituzione degli infissi. Sostituzione degli infissi con infissi del tipo a vetrocamera con doppio o triplo vetro  (in funzione della zona climatica) con riempimento della vetrocamera in gas inerti a bassa conducibilità termica (argon, kripton, xenon), con vetro interno del tipo basso emissivo. Con infissi di tali caratteristiche la coibentazione è assicurata e si può raggiungere una trasmittanza ottimale, caratterizzata da valori compresi tra 2 e 3 W/mqK (da scegliere in funzione della zona climatica). Sono tuttavia raggiungibili anche trasmittanze particolarmente basse, prossime al valore di 1 W/mqk.

 

2) Scelta di infissi a taglio termico. Scelta di telai per infissi del tipo a taglio termico, in grado di evitare la trasmissione per conduzione il calore dalla faccia interna dell’infisso a quella esterna, attraverso la separazione del profilo esterno e del profilo interno dell’infisso attuata con l’interposizione di guarnizioni in gomma o in neopreme. Uno strumento fondamentale per coibentare correttamente gli interni dell’abitazione

 

3) Isolamento o implementazione dell’isolamento delle pareti esterne. Le pareti verso l’esterno possono essere coibentate in maniera maggiormente efficace utilizzando la cosiddetta tecnica del “cappotto interno”, applicando sullo strato interno della parete, ad esempio, dei pannelli isolanti (es. in sughero), incollandoli direttamente con un collante traspirante ed ecologico ed applicando successivamente sulla loro superficie un intonaco (preferibilmente anch’esso del tipo traspirante) previo interposizione di una specifica rete di armatura per intonaco.

4) Creazione di contropareti isolanti. Per la realizzazione di un isolamento termico di maggiore efficacia, è possibile realizzare una controparete sottraendo circa 10-12 cm allo spazio abitato: applicando sull’interno della parete preesistente delle guide e dei montanti in ferro (specifici profili per contropareti in cartongesso) è possibile realizzare una controparete in lastre di cartongesso, distanziate una decina di cm dalla parete stessa, riempiendo lo spazio intercapedine così creato con dei pannelli isolanti in lana di roccia, in lana di vetro, in polistirene o poliuretano, raggiungendo valori di trasmittanza complessiva della parete particolarmente bassi.

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5) Applicazione di guarnizioni in gomma paraspifferi alle finestre. Applicando delle guarnizioni paraspifferi in gomma, plastica o alluminio, che si trovano in commercio sotto forma di strisce adesive, è possibile ridurre al minimo le infiltrazioni d’aria fredda dall’esterno e ridurre nel contempo le dispersioni termiche degli infissi. Esistono anche guarnizioni adesive in gommapiuma, che hanno però una durata limitata e necessitano di sostituzione dopo qualche anno.

 

6) Applicazione di pannelli isolanti e riflettenti dietro i radiatori. Negli appartamenti con impianto di riscaldamento a radiatori, inserendo dei pannelli in alluminio riflettente dietro il radiatore, applicando il pannello alla superficie interna della parete, è possibile rinviare verso l’interno dell’ambiente l’energia irraggiata dal radiatore verso la parete, aumentando il calore a disposizione dell’ambiente e riducendo l’energia dispersa verso la parete e da qui verso l’ambiente esterno.

 

7) Realizzazione di controsoffittature. Negli appartamenti caratterizzati da soffitti alti tre metri o anche di più (caso frequente negli edifici di epoca più antica), è possibile, realizzando una controsoffittatura a m 2,70 dal pavimento, ridurre il volume dell’ambiente riscaldato e pertanto, a parità di erogazione del calore da parte dell’impianto di riscaldamento, riscaldare con maggiore efficacia gli ambienti in questione.

 

8) Isolamento termico dei cassonetti degli avvolgibili.  la coibentazione termica del cassonetto, attraverso l’applicazione di uno strato di materiale isolante rigido e opportunamente sagomato, di spessore consigliato non inferiore ai 3 cm, consente di risolvere la problematica delle dispersioni termiche nella zona del cassonetto. E’ opportuno applicare la coibentazione su tutta la superficie del cassonetto, cercando di assicurare una completa ed uniforme aderenza dello strato isolante, mediante uno strato di adesivo, alla parete di fondo del cassonetto (qualora lo spazio a disposizione lo consentisse), alla parete coprirullo interna, ed alle pareti orizzontali superiore ed inferiore dello stesso.

 

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9) Isolamento della copertura. Nei casi delle abitazioni unifamiliari, oppure anche negli appartamenti siti all’ultimo piano degli edifici, è possibile isolare e/o migliorare la coibentazione della copertura. Nel caso di copertura piana (edificio terrazzato) è possibile procedere isolando dall’interno, applicando al soffitto dei pannelli isolanti, oppure dall’esterno, al di sotto della pavimentazione della terrazza superiore. Nel caso di copertura con sottotetto non praticabile è possibile isolare posando in opera l’isolante sul pavimento del sottotetto; mentre nel caso di sottotetto praticabile è possibile isolare dall’interno, applicando i pannelli isolanti parallelamente alla falda di copertura. Aspetto estremamente utile e spesso trascurato per la corretta coibentazione interna delle abitazioni.

 

10) Aerazione controllata degli ambienti. Ai fini di una migliore conservazione dell’energia termica è conveniente effettuare l’aerazione degli ambienti nelle ore in cui l’impianto termico non è in funzione. Ciò significa, ad esempio, aerare i locali la mattina presto, prima dell’entrata in funzione dell’impianto termico, ed evitare di aprire gli infissi esterni durante la giornata nei periodi freddi.