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UE: 10 miliardi di euro per le tecnologie innovative “pulite”

La Commissione europea lancia il Fondo per l’Innovazione, evoluzione del programma NER 300. Sosterrà la dimostrazione di tecnologie in grado di ridurre l’impatto delle industrie energivore

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Il nuovo programma di investimenti, dedicato alle tecnologie innovative low carbon, tende una mano ai sistemi di cattura e stoccaggio della CO2

(Rinnovabili.it) – Tecnologie innovative per sfruttare le fonti rinnovabili, sistemi di accumulo energetico ma anche impianti per catturare, stoccare ed eventualmente riutilizzare la CO2. Questi alcuni dei campi che l’Unione Europea si appresta a sostenere con un ingente finanziamento di 10 miliardi di euro. Le risorse sono quelle del nuovo Fondo per l’Innovazione (Innovation Fund), uno degli strumenti finanziari a sostegno del percorso di decarbonizzazione europeo a lungo termine.

La Commissione europea lo ha lanciato ufficialmente ieri, spiegandone funzionamento e aspettative. “Meno di tre mesi dopo aver adottato la nostra visione strategica per un’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, stiamo mettendo i soldi dove è necessario”, ha commentato il commissario per l’Azione climatica e l’energia Miguel Arias Cañete“Il nostro obiettivo è quello di continuare a costruire un’economia moderna, competitiva e socialmente allineata all’Accordo di Parigi. Affinché questo accada, avremo bisogno di implementare tecnologie innovative e pulite su scala industriale”.

 

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Ed è proprio questo il fine ultimo dell’Innovation Fund. Successore del programma NER 300, il nuovo Fondo offrirà un sostegno finanziario a progetti sufficientemente maturi e con il maggior potenziale di innovazione, in sinergia con l’InvestEU e altri programmi comunitari. Si concentrerà sul supporto di tecnologie e processi in grado di portare a riduzioni significative delle emissioni in più settori, sostenendo fino al 60% del capitale aggiuntivo e dei costi operativi legati all’innovazione. I progetti saranno selezionati in base al potenziale di riduzione dei gas a effetto serra emessi, il grado di innovazione, la maturità in termini di pianificazione, il modello di business, la struttura finanziaria e legale, il potenziale per l’applicazione diffusa e l’efficienza dei costi.

“Stiamo investendo nell’introduzione sul mercato di tecnologie altamente innovative a livello delle industrie ad alta intensità energetica, del CCS delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia”, ha aggiunto Cañete. La Commissione gestirà il Fondo per l’innovazione con il sostegno di un organismo pubblico di attuazione, consultando gli Stati membri saranno consultati in merito a decisioni chiave.

Il primo invito a presentare proposte è già stato fissato per il 2020.