Tra opportunità e rischi della rivoluzione digitale in campo energetico: l’ultimo rapporto della IEA spiega come orientarsi
(Rinnovabili.it) – “Le tecnologie digitali sono destinate a trasformare il sistema energetico globale nei prossimi decenni, rendendolo più connesso, intelligente, affidabile e sostenibile”. Così l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) presenta la sua prima relazione completa sul tema della digitalizzazione energetica. Il report (consultabile qui) analizza gli ultimi sviluppi di una trasformazione iniziata addirittura negli anni ’70. Il sistema energetico, infatti, ha saputo meglio di altri settori assorbire le innovazioni tecnologiche emergenti, con l’obiettivo di facilitare la gestione e l’operazione delle reti, ma anche di massimizzare la qualità e le rese dei processi industriali.
E se è vero che in generale le tendenze della digitalizzazione stanno accelerando – il traffico sul web è triplicato solo negli ultimi cinque anni -, lo è anche che nel mondo dell’energia questa trasformazione si può toccare con mano: dai contatori intelligenti alle smart grid, passando per tecnologie come la V2G o la blockchain. L’era digitale – spiega la IEA – sta cambiando sempre il più come, dove e quando l’energia viene consumata, migliorando la sicurezza, la produttività, l’accessibilità e la sostenibilità dei sistemi.
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L’agenzia stima che per il 2040, più di 1 miliardo di famiglie e 11 miliardi di apparecchi intelligenti potrebbero partecipare a sistemi di elettricità interconnessi. Ciò consentirebbe alle abitazioni di modificare le modalità con cui si rapportano alla rete elettrica, e con servizi di gestione della domanda aperti anche a industria e trasporti si potrebbero ottenere fino a 185 GW di capacità flessibile al sistema energetico mondiale. E cosa ancor più importante si potrebbero risparmiare fino a 270 miliardi di dollari di investimenti in nuove infrastrutture elettriche. Ad esempio, con l’aiuto di termostati intelligenti, e sistemi di controllo dell’illuminazione e impianti domotici, gli edifici potrebbero ridurre il consumo di energia del 10 %.
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La stessa trasformazione sta avvenendo nel modo in cui viene prodotta l’energia. Le tecnologie digitali potrebbero contribuire ad integrare quote più elevate di fonti rinnovabili variabili nella rete, migliorando la gestione dei picchi di sole e vento.
“La digitalizzazione sta sfocando i confini tra domanda e offerta”, ha dichiarato il direttore esecutivo della IEA, Fatih Birol. “Il settore dell’elettricità e le reti intelligenti sono al centro di questa trasformazione, ma in definitiva tutti i comparti, dai produttori ai consumatori, saranno interessati”.
Parallelamente a queste opportunità, tuttavia, la digitalizzazione sta sollevando nuovi rischi per la sicurezza, la privacy e l’occupazione. Mentre, ad esempio, la crescita dell’Internet of Things potrebbe determinare importanti vantaggi in termini di efficienza energetica per le famiglie e le industrie, potrebbe anche aumentare la gamma di obiettivi energetici sensibili agli attacchi informatici. Finora i cyber attacchi hanno avuto un impatto limitato, ma sono anche diventati più economici e più facili da organizzare. “La prevenzione totale è impossibile, ma il loro impatto può essere limitato se i paesi e le aziende sono ben preparati. La resilienza dell’impianto a livello di sistema dipende in primo luogo dalla conoscenza dei rischi da parte di tutti gli attori e le parti interessate. La resilienza digitale deve essere inclusa anche negli sforzi di ricerca e sviluppo tecnologici, e integrata nei quadri politici e del mercato”.