Le ultime voci di corridoio danno tra le proposte sul tavolo MISE, una spalmatura da 20 a 25 anni dei sussidi per gli impianti fotovoltaici superiori a 200 kW
(Rinnovabili.it) – Cosa contiene il decreto taglia bollette al famoso articolo 7, quello per intenderci dedicato alle misure a carico delle rinnovabili italiane? Il testo su cui sta lavorando il Ministero dello Sviluppo economico, rimane ancora un segreto. Nonostante le istituzioni rimangano abbottonate, le ultime indiscrezioni circolate proprio in queste ore vogliono sul tavolo del Mise un nuova proposta per lo spalma-incentivi del fotovoltaico. In attesa di conferme o smentite riportiamo le novità contenute nella bozza che disporrebbe un intervento a partire dal 1° gennaio 2015, sulle le tariffe incentivanti sull’energia elettrica prodotta da impianti solari fotovoltaici di potenza nominale superiore a 200 kW.
Nel dettaglio il periodo di diritto alle tariffe incentivanti verrebbe esteso da 20 a 25 anni, secondo una determinata percentuale di riduzione stabilita in base al periodo residuo di incentivazione. Nessun interesse verrebbe riconosciuto e i beneficiari degli incentivi potranno accedere a finanziamenti bancari “per un importo massimo pari alla differenza tra l’incentivo spettante al 1° gennaio 2015 e l’incentivo rimodulato”. Nella bozza viene anche riportato l’articolo “Misure per il miglioramento dei flussi economico-finanziari a copertura degli incentivi per la produzione di energia elettrica” in cui si prevede che, a partire dal prossimo anno il GSE eroghi le tariffe incentivanti, comprensive di premi “con rate mensili costanti, nella misura non inferiore all’85% su base annua del valore teorico calcolato sulla producibilità media annua di ciascun impianto, e di conguaglio entro il 30 giugno dell’anno successivo all’anno solare di produzione”.