Gli impianti in bassa tensione subiranno aumenti fino a 40 euro, quelli in media tensione ne pagheranno 1.000. L’Agenzia applica così il Taglia bollette
(Rinnovabili.it) – Prende avvio la traduzione in pratica delle misure Taglia bollette contenute nel decreto competitività. Alle prese con l’applicazione c’è l’Aeegsi (Agenzia per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico), che tra le altre cose sta provando a individuare – tramite un documento di consultazione – le modalità di pagamento degli oneri di sistema per l’energia autoconsumata. Infatti nel decreto si è deciso di accollare gli oneri di sistema anche ai Seu (Sistemi efficienti di utenza) con potenza superiore ai 20 kW che entreranno in esercizio dal 2015. Questi impianti pagheranno gli oneri sul 5% dell’energia elettrica non prelevata dalla rete. Un’aliquota che potrebbe aumentare già a settembre del prossimo anno, e così poi ogni due anni, senza eccedere il 2.5% del valore precedente. Per dare seguito alle richieste del decreto, tuttavia, sarebbe necessario rivedere i sistemi di fatturazione delle imprese venditrici e distributrici. Un processo i cui costi cancellerebbero i benefici. L’Agenzia per l’energia lo ha fatto notare, sottolineando l’inapplicabilità della norma. Il governo ha così provveduto a mettere una toppa, sempre nel decreto competitività, che rinvia il problema a data da destinarsi. Per il prossimo anno – e anche per il futuro, se l’energia autoconsumata resterà inferiore al 10 % – entrerà in vigore un regime transitorio, in base al quale la maggiorazione andrà a colpire componenti fisse degli oneri generali. L’effetto dovrebbe essere «equivalente».
Su questa indicazione si è basata dunque l’Aeegsi per delineare le modalità di pagamento. Per i punti di prelievo in bassa e media tensione (anche in Seu/Seeseu), la distribuzione aumenterà le aliquote (l’importo sarà deciso dall’Autorità) delle componenti tariffarie A2, A3 e A5. Secondo le proiezioni i primi vedranno aumentare il contributo di 30-40 euro annui, mentre i secondi toccheranno i 1.000 euro.
Per gli energivori in media tensione e per l’alta tensione (compresi in Seu/Seeseu e Riu), invece, verrà applicato a conguaglio un sistema di maggiorazione fissa, calcolata per ogni singola impresa facendo riferimento al consumo dichiarato.
Per inviare osservazioni all’Aeegsi c’è tempo fino all’8 novembre. E c’è da credere che ne arriveranno, dato che il documento di consultazione ha già riscosso critiche per la sua supposta iniquità (tra gli aumenti per la bassa tensione e quelli per la media) e approssimazione.