Oltre mille operatori protestano per la violazione del diritto europeo in materia di riforma del sistema elettrico
(Rinnovabili.it) – In Spagna si passa al contrattacco sul fronte delle rinnovabili. La scure calata dal Governo sul comparto delle green energy (fotovoltaico in primis) con l’approvazione lo scorso 6 giugno del temuto Decreto Regio, ha fatto scattare una nuova protesta contro la norma, che è stata consegnata direttamente alla Commissione Europea. Le modifiche, che limiteranno i profitti dei progetti tassandoli per il 7,5% dell’investimento iniziale e aggiungeranno oneri punitivi sull’autoconsumo, hanno portato 1.500 investitori a presentare una denuncia all’attenzione della Direzione Generale per l’Energia dell’esecutivo comunitario. “Siamo convinti che il sistema sia troppo complesso, le norme ed i parametri che sono stati pubblicati venerdì mattina si trovano in ben 1.760 pagine molto dettagliate. Si tratta di tattiche per prendere tempo”, ha dichiarato a PV Tech l’avvocato Piet Holtrop dello Studio legale che rappresenta i querelanti. “E’ fondamentalmente una grande cortina fumogena per rendere difficile possibili azioni giudiziarie”.
La denuncia – la quinta presentata dal comparto produttivo spagnolo – afferma che le nuove norme in materia di remunerazione da corrispondere alla promozione di energia pulita in Spagna ridurrebbero considerevolmente gli aiuti alle rinnovabili portando al fallimento gran parte dell’industria. “Volevano assicurarsi che [le modifiche] durassero almeno due o tre anni in caso di una azione legale. Per la fine del tempo ci sarà un nuovo governo o, in caso contrario avrebbero rinviato il problema del disavanzo per alcuni anni. Essa non affronta i problemi reali del mercato energetico, come la ristrutturazione del mercato all’ingrosso”, ha aggiunto Holtrop.