Accumulo di rete e autoconsumo sono i due temi principali della nuova strategia aziendale di EDF. Obiettivo: realizzare 10 GW di storage entro il 2035
EDF vuole divenire leader in europa nello stoccaggio elettrico
(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili non programmabili hanno accelerato i temi dell’accumulo di rete, aprendo illimitate possibilità ad un mercato ancora in fase iniziale. Per calcare l’onda e posizionarsi davanti ad altri operatori, la francese EDF ha messo a punto un nuovo piano di sviluppo dedicato allo stoccaggio elettrico. La strategia, presentata in anteprima oggi, prevede di investire 8 miliardi di euro, nel periodo 2018-2035, in una serie di progetti d’energy storage. La posta in gioco è cruciale: l’operatore francese intende prepararsi alla nuova crescita delle fonti rinnovabili con soluzioni che garantiscano stabilità alla rete, con l’obiettivo di divenire la realtà leader in Europa per lo stoccaggio elettrico.
Ma soprattutto cerca di giocare d’anticipo sui piani governativi. Parigi delineerà i suoi piani energetici per i prossimi dieci anni entro la fine del 2018. Tra i nuovi obiettivi ci sarà quello di ridurre la componente nucleare nel mix energetico (oggi al 70%) per lasciare spazio a fotovoltaico, eolico, geotermia e persino energia dal mare. La transizione non sarà facile e garantire la sicurezza e flessibilità energetica è l’imperativo.
“Con lo stoccaggio possiamo appianare l’intermittenza delle energie rinnovabili e garantire le prestazioni e l’equilibrio delle reti”, ha dichiarato ai giornalisti l’amministratore delegato di EDF Jean-Bernard Levy. Il Gruppo si affiderà a partner industriali e finanziari, come già fa nel settore delle energie rinnovabili con la sua controllata EDF Energies nouvelles (EDF EN). E come nel settore delle rinnovabili, la maggior parte di questi investimenti dovrebbe essere effettuata al di fuori della Francia. Il piano prevede la realizzazione di 10 nuovi GW di storage a livello mondiale, in aggiunta ai 5 GW già operativi: grandi impianti connessi alla rete sul modella della più celebre batterie Tesla di Hornsdale.
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In patria si concentrerà invece sulla promozione dell’autoconsumo per i clienti privati, le imprese e le comunità che producono elettricità e vogliono immagazzinarla. Levy ha rivelato che la società raddoppierà i fondi dedicati a ricerca e sviluppo nello stoccaggio energetico: 70 milioni di euro solo nel periodo 2018-2020. Nei prossimi due anni, inoltre l’unità ‘EDF New Business’ del gruppo prevede di investire circa 15 milioni di euro in progetti e start-up legati allo stoccaggio dell’energia.