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Stoccaggio: entro il 2050 l’UE deve aumentare di 6 volte l’energy storage

Il Parlamento europeo approva una nuova relazione non legislativa, invitando la Commissione e gli Stati membri a rimuovere le barriere normative che ostacolano lo sviluppo dei progetti di accumulo energetico

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Credits: PxHere

Una proposta per lo stoccaggio energetico europeo

(Rinnovabili.it) – Per raggiungere le zero emissioni entro la metà del secolo, l’Unione europea deve incrementare radicalmente la sua capacità di stoccaggio. Secondo le valutazioni dello stesso esecutivo UE, il blocco dovrebbe aumentare di sei volte la quantità di energia accumulata per stare al passo con la diffusione delle fonti rinnovabili. Ma per riuscirvi, è necessario rimuovere una serie di ostacoli che stanno frenando oggi l’accumulo energetico.

Ad evidenziarlo è una relazione non legislativa approvata venerdì dall’Europarlamento con 556 voti a favore, 22 contrari e 110 astensioni. “Lo stoccaggio dell’energia sarà essenziale per la transizione verso un’economia decarbonizzata basata su fonti di energia rinnovabili”, commenta la relatrice Claudia Gamon (Renew Europe, AT). Nel documento, i deputati delineano la propria strategia per lo stoccaggio energetico, puntando l’accento su batterie, idrogeno e altre nuove tecnologie. In questo contesto, la relazione evidenzia alcune barriere normative del comparto, come la doppia imposizione o le carenze nei codici di rete dell’UE. E chiede a Commissione e Stati membri di lavorare per sciogliere rapidamente questi nodi.

Secondo i deputati occorre anche rivedere le reti energetiche transeuropee al fine di migliorare i criteri di ammissibilità per chi desidera sviluppare impianti di stoccaggio. “Queste tecnologie devono avere accesso al mercato – continua Gamon – per garantire una fornitura costante di energia ai cittadini europei”.

La votazione arriva arriva subito dopo la presentazione dalla Strategia sull’idrogeno UE da parte di Bruxelles, tema a cui si ricollega direttamente. I parlamentari chiedono all’esecutivo di continuare a sostenere le attività di ricerca e sviluppo nel settore dell’idrogeno verde con l’obiettivo di ridurre il costo del vettore e renderlo economicamente sostenibile. La Commissione dovrebbe inoltre valutare la possibilità di ammodernare le infrastrutture del gas per il trasporto dell’idrogeno, “poiché l’uso del gas naturale è solo temporaneo e dovrebbe gradualmente diminuire”.

Altro capitolo fondamentale per l’energy storage europeo, le batterie. Una delle priorità dovrebbe essere ridurre la dipendenza dalla produzione fuori Europa, sia in termini di prodotti finiti che di materie prime. Come? Rafforzando i sistemi di riciclaggio e l’approvvigionamento sostenibile di materiali, possibilmente all’interno dei confini UE. Nel testo vengono presentate anche delle proposte per incentivare altre forme di accumulo energetico, come quello meccanico e termico, nonché lo sviluppo dello stoccaggio decentralizzato attraverso le batterie domestiche, lo storage termico residenziale, la tecnologia vehicle-to-grid.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.