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Produzione idrossido di Litio, ecco l’impianto più grande e green d’Europa

Northvolt e Galp Energia fondano la joint venture Aurora con cui realizzare in Portogallo un maxi impianto di conversione al litio. Capacità produttiva iniziale: 35.000 tonnellate di LiOH l'anno

idrossido di Litio
Di Ivar Leidus – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=99451704

La struttura lavorerà lo spondumene per estrarre idrossido di litio

(Rinnovabili.it) – Sorgerà in Portogallo, in una località ancora tutta da definire, il più grande impianto europeo di produzione di idrossido di litio (LiOH), componente essenziale delle batterie a ioni di litio. A realizzarlo sarà Aurora la nuova joint venture creata dalla startup svedese delle batterie Northvolt e dalla società energetica Galp Energy. Le due realtà lavoreranno assieme con l’obiettivo di creare per il 2025 una maxi struttura di conversione del litio, trampolino di lancio per lo sviluppo di una catena del valore integrata delle batterie al litio.

L’impianto ottimizzerà un processo già collaudato dall’industria di settore per lavorare lo spodumene – minerale ricco in litio – migliorando la resa e la sostenibilità della conversione in LiOH. Con l’obiettivo di iniziare a fornire dal 2026 fino a 35.000 tonnellate di idrossido di litio l’anno. Parliamo di una quantità in grado di soddisfare la domanda d’accumulo di 700.000 nuovi veicoli elettrici (circa 50 GWh).

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Grandi numeri ma anche grande attenzione per l’ambiente. La JV sta cercando anche di aumentare l’efficienza e di ricorrere ad un alimentazione energetica più verde possibile per alimentare il processo di conversione; riducendo al minimo o eliminando completamente l’impiego del gas naturale come avviene nell’approccio convenzionale.

Attualmente i due partner stanno conducendo alcuni studi tecnici ed economici e valutando diverse possibili località per il futuro impianto. La decisione finale sull’investimento deve ancora avvenire, ma si stima che il progetto richiederà circa 700 milioni di euro, fornendo 1.500 posti di lavoro diretti e indiretti.

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Lo sviluppo di un’industria europea per la produzione di batterie offre enormi opportunità economiche e sociali per la regione”, ha commentato Paolo Cerruti, co-fondatore e COO di Northvolt. “L’estensione della nuova catena del valore europea a monte per includere le materie prime è di fondamentale importanza. Questa joint venture rappresenta un investimento fondamentale in quest’area e […] avrà l’opportunità di stabilire un nuovo standard per la sostenibilità nell’approvvigionamento”.