Secondo la nuova analisi di BloombergNEF il prezzo delle ricaricabili agli ioni di litio è sceso del 14% dopo i rincari del 2022. Merito anche dell'aumentata capacità produttiva in tutti i nodi della catena del valore
In Cina registrata la più bassa media di prezzo: 126 dollari/kWh
(Rinnovabili.it) – Dieci anni fa, nel 2013, i prezzi delle batterie al litio viaggiavano su cifre stratosferiche. Ben 780 dollari il kWh, di cui oltre il 68% a carico delle celle. I progressi tecnologici e la maturità produttiva hanno progressivamente abbassato la cifra e, escludendo le turbolenze del 2022, il settore ha sempre seguito un trend discendente. Al punto che oggi segna un nuovo minimo storico con un prezzo medio globale di 139 dollari/kWh. Lo riferisce la nuova analisi di BloombergNEF (BNEF) che ha valutato domanda ed offerta su scala globale per la tecnologia di ricaricabili a ioni di litio.
Come spiega Evelina Stoikou, autrice principale del rapporto, nonostante il trend sia lo stesso, rispetto al passato il calo del 2023 ha leve parzialmente differenti. “Nei molti anni in cui abbiamo condotto questa indagine, il calo è stato guidato dall’apprendimento su scala e dall’innovazione tecnologica, ma questa dinamica è cambiata“, afferma Stoikou. “I minori prezzi quest’anno sono stati attribuiti alla significativa crescita della capacità produttiva lungo tutta la catena del valore, in combinazione con una domanda [950 GWh] più debole del previsto”. Ovviamente un ruolo lo gioca anche la tecnologia. Il progressivo diffondersi dei più economici catodi litio ferro fosfato (LFP) o l’introduzione di approcci “cell-to-pack”, continuano a contribuire alla riduzione dei costi produttivi.
Prezzi batterie al litio, il sotto costo cinese
I 139 dollari/kWh che contraddistinguono il 2023 rappresentano una media tra diversi usi finali delle batterie, inclusi diversi tipi di veicoli elettrici e i progetti di stoccaggio stazionario. Se si entra nel dettaglio si scopre, infatti, che la mobilità elettrica può contare su prezzi batterie anche inferiori, pari a 128 dollari/kWh su base media ponderata in rapporto al volume 2023 (con le celle che coprono il 78% dei costi). Ma si “scopre” anche che le differenze regionali contano. La Cina grazie anche ad un’intensa concorrenza interna che ha ampliato la capacità produttiva nazionale, ha registrato una media di 126 dollari/kWh nei prezzi dei pacchi batteria. Valori che negli Stati Uniti e in Europa risultano rispettivamente più alti dell’11% e del 20%. Per gli analisti questi sovrapprezzi riflettono la relativa immaturità dei mercati occidentali, tra costi di produzione più elevati e i volumi inferiori nell’offerta.
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Prezzi batterie al litio dal 2024 al 2030
E domani? Il mercato dei minerali e dei metalli immagina che i prezzi dei materiali chiave delle batterie come litio, nichel e cobalto diminuiranno ulteriormente nel 2024. Detto questo, BNEF prevede che i prezzi delle batterie al litio scenderanno nuovamente l’anno prossimo, raggiungendo una media di 133 dollari/kWh. L’innovazione tecnologica e il miglioramento della produzione dovrebbero portare a ulteriori cali, fino a 113 dollari/kWh nel 2025 e 80 dollari/kWh nel 2030.
Ma non per tutti la strada sarà senza ostacoli. “La localizzazione della produzione di batterie in regioni come gli Stati Uniti e l’Europa potrebbe esercitare una pressione al rialzo sui prezzi delle batterie man mano che le industrie locali crescono“, spiega BNEF. “La produzione di batterie negli Stati Uniti e in Europa ha costi più elevati a causa dei prezzi più alti di energia, attrezzature, terreni e manodopera rispetto all’Asia, dove viene attualmente prodotta la maggior parte delle batterie. Politiche locali come il credito d’imposta sulla produzione di 45 dollari/kWh per celle e pacchi ai sensi dell’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti potrebbero compensare parte del costo, sebbene l’impatto dell’IRA sui prezzi non sia ancora chiaro“.
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