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Energy storage con le foglie: arrivano i micro supercondensatori ibridi

Un team di ricerca del KAIST ha sfruttato "l'autunno" per creare un nuovo supercacitors in grafene in grado di alimentare piccoli oggetti elettronici

micro supercondensatori
via Pixabay

Creati elettrodi con elevata conducibilità elettrica direttamente sulle foglie

(Rinnovabili.it) – L’ultima innovazione in materia di energy storage arriva dalla terra. Più precisamente dai tappeti di foglie che circondano gli alberi con l’arrivo dell’autunno. Un team del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) ha, infatti, usato delle semplici foglie cadute per creare nuovi micro supercondensatori ecologici. Di cosa si tratta? Di dispositivi di accumulo elettrico di piccolissime dimensioni dotati di elevata densità di potenza, lunga durata e i brevi tempi di ricarica.

Con l’aumento dell’uso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, stanno progressivamente lievitando i volumi delle batterie di scarto. Ma per la gran parte delle soluzioni sul mercato, la raccolta, il trattamento e il riciclo presentano ancora diverse sfide in termini di sicurezza e tutela ambientale. Ecco perché il team coreano ha deciso di rivolgersi ad una materia prima più naturale e “verde”.

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 La ricerca è partita da una considerazione: le foreste coprono circa il 30 per cento della superficie terrestre, producendo un’enorme quantità di foglie cadute. Questa biomassa naturale è disponibile in grandi quantità ed è sia biodegradabile che riutilizzabile. Il che la rende un materiale attraente ed ecologico.

I nuovi micro supercondensatori ecologici

I ricercatori – guidato dal professor Young-Jin Kim del Dipartimento di ingegneria meccanica e dalla dottoressa Hana Yoon del Korea Institute of Energy Research hanno sviluppato una tecnologia in un unico passaggio in grado di creare microelettrodi di grafene 3D porosi direttamente sulla superficie delle foglie. Il processo è in grado di fabbricare elettrodi con elevata conducibilità elettrica tramite irradiazione di impulsi laser a femtosecondi. Il tutto senza trattamenti o materiali aggiuntivi e alla pressione atmosferica. Modificando ulteriormente questa strategia, il team ha anche suggerito un metodo per produrre micro supercondensatori flessibili.

microelettrodi
Credits: KAIST

La tecnica potrebbe facilmente produrre elettrodi ibridi a basso prezzo ed è stata convalidata testandola all’interno di orologio elettronico e nell’alimentazione di un LED. “Le foglie fornisco biomassa forestale che arriva in quantità ingestibili”, ha commentato il professor Young-Jin Kim. “Quindi il loro utilizzo per dispositivi di accumulo di prossima generazione ci consente di riutilizzare le risorse di scarto, stabilendo così un circolo virtuoso”.

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