Il segretario all’Energia, Dan Brouillette, in audizione al Congresso, ha sostenuto che gli Stati Uniti potrebbero, un giorno, utilizzare solo fonti rinnovabili. Un’ammissione unica per un Paese che mira alla leadership fossile
(Rinnovabili.it) – Un futuro 100% rinnovabile è possibile anche per un Paese dove il governo centrale si sta impegnando, anima e corpo, a divenire roccaforte delle fossili. A ventilare questa possibilità per gli Stati Uniti è inaspettatamente Dan Brouillette, il segretario all’Energia dell’ammnistrazione Trump. Testimoniando in un’audizione del Congresso sulla richiesta di Budget per l’anno fiscale 2021, Brouillette ha suggerito che uno scenario di sole rinnovabili potrebbe essere possibile un domani. L’affermazione va presa con tutte le cautele del caso, ma si tratta della prima volta che l’amministrazione stelle e strisce apre le porte a questa possibilità. Ma soprattutto arriva in un momento in cui la politica USA è fortemente orientata alla produzione di petrolio e gas naturale, non solo ai fini dell’indipendenza energetica ma anche per allargare il suo peso sul mercato internazionale (oggi gli States esportano GNL in 37 paesi in 5 continenti).
>>leggi anche USA: la nuova capacità elettrica 2020 sarà al 75% rinnovabile<<
Il nuovo budget proposto per il Dipartimento dell’Energia (DoE), presenta un notevole taglio (meno 8 per cento) rispetto l’anno precedente ma offre per la prima volta un supporto alle tecnologie di accumulo. Nel dettaglio il bilancio riporta 97 milioni di dollari per la “Grande sfida dello stoccaggio energetico”; voce che finanzierebbe lo sviluppo di batterie di lunga durate e su scala di rete per immagazzinare energia eolica e solare. “Dobbiamo arrivare all’energia storage su grande scala“, ha detto Brouillette al sottocomitato per l’energia della Commissione stanziamenti alla Camera. “Ciò consentirà alle persone di spostarsi ancora di più verso le rinnovabili, forse persino raggiungere, un giorno, un obiettivo del 100%. Chissà. Oggi non possiamo farlo. Ci impegneremo a fondo”.
Una piccolissima concessione che si allontana parecchio, però, dalla retorica usata in questi anni dal presidente Trump in tema di green energy. Brouillette, tuttavia, ha anche affermato che gli Stati Uniti devono sviluppare forme avanzate di piccoli reattori nucleari per poter raggiungere la completa decarbonizzazione. “Per mantenere qualsiasi capacità di decarbonizzare l’economia, dobbiamo avere questo tipo di alimentazione online”.
>>Leggi anche UK: 15 mini reattori nucleari, il piano di Rolls-Royce va avanti<<
La piccola apertura non ha però soddisfatto i democratici che, in udienza, hanno severamente criticato la riduzione di Bilancio proposta dalla Casa Bianca per il DoE.
“Il vostro budget propone tagli profondi e arbitrari che minacciano il progresso di una delle nostre sfide più urgenti, ossia il cambiamento climatico”, ha commentato Marcy Kaptur, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato dell’Ohio. “Possiamo essere leader nell’esportazione di tecnologie per l’energia pulita, ma non nell’ambito della vostra richiesta di bilancio”. Secca la risposta di Brouillette “Le tecnologie rinnovabili stanno diventando abbastanza mature sul mercato, quindi, per noi, concentrarci di nuovo su queste tecnologie che sono ora ampiamente disponibili, ci sembra inappropriato”.