10 raccomandazioni chiave e un'analisi dettagliata delle azioni necessarie da parte della Commissione Europea per garantire una maggiore diffusione dell'energy storage
Parola d’ordine: flessibilità
(Rinnovabili.it) – Come sfruttare il potenziale dello stoccaggio dell’energia per decarbonizzare i nostri sistemi energetici? A rispondere è la Commissione Europea ha pubblicato ieri a Bruxelles una serie di raccomandazioni per i Ventisette sull’energy storage. Considerazioni ma anche azioni concrete che gli Stati membri possono intraprendere per garantirne una maggiore diffusione dell’accumulo.
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Stoccaggio dell’energia, i benefici
Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e delle iniziative REPowerEU, il futuro sistema energetico comunitario avrà bisogno di maggiore flessibilità, stabilità e affidabilità. E lo stoccaggio dell’energia può svolgere un ruolo cruciale in tutti e tre questi ambiti. “Le esigenze di flessibilità aumentano notevolmente – in alcuni casi in modo esponenziale – quando la quota di generazione rinnovabile variabile nel sistema elettrico è superiore al 74% della capacità totale installata”, scrive la Commissione. “È pertanto necessario indirizzare investimenti sostanziali allo stoccaggio dell’energia, compreso lo stoccaggio dell’energia termica e le tecnologie di stoccaggio dell’energia di lunga durata, per garantire una decarbonizzazione economica, profonda e sicura del sistema energetico”.
Ma come spiega l’Esecutivo UE, l’accumulo di energia può anche: abbassare i prezzi dell’elettricità durante le ore di punta, ridurne le fluttuazioni, consentendo ai consumatori di adattare il loro consumo di energia ai al costo e alle esigenze personali. Oltre ovviamente a facilitare l’elettrificazione di diversi settori economici, in particolare edifici e trasporti.
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Le raccomandazioni di Bruxelles per l’accumulo
In termini concreti, la Commissione raccomanda agli Stati membri di considerare le caratteristiche specifiche dello stoccaggio dell’energia nella progettazione degli oneri di rete e dei regimi tariffari e di facilitare il rilascio delle autorizzazioni. Individuando la flessibilità necessaria ai loro sistemi energetici nel breve, medio e lungo termine e i potenziali finanziamenti da destinare all’energy storage, anche dal lato del consumatore.
L’esecutivo raccomanda inoltre che i Paesi UE individuino eventuali azioni specifiche, di natura regolamentare e non, necessarie per eliminare gli ostacoli alla diffusione della gestione della domanda e dello stoccaggio dal lato del consumatore. Come ad esempio quelli che si frappongono all’elettrificazione dei settori di uso finale a partire da fonti rinnovabili, alla diffusione dell’autoconsumo individuale o collettivo e alla ricarica bidirezionale mediante l’uso delle batterie dei veicoli elettrici. Altre azioni delineate includono il ruolo delle fonti di flessibilità nelle isole e nelle aree remote, la ricerca e lo sviluppo e la pubblicazione di dati per facilitare le decisioni di investimento.
Queste raccomandazioni sono accompagnate da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che offre un’analisi più dettagliata e una prospettiva dell’attuale quadro normativo, di mercato e finanziario dell’UE per lo stoccaggio dell’energia. Un capitolo è espressamente dedicato alle opportunità e le migliori pratiche per il suo sviluppo.