BNEF presenta la sua analisi sui trend 2024 per i sistemi di stoccaggio energetico tra prezzi, mercati e innovazione
Batterie ricaricabili: l’offerta supera la domanda
(Rinnovabili.it) – Cosa aspettarsi dal settore dell’accumulo energetico in questo 2024? Dopo un anno decisamente dinamico, BloomberNEF torna sul tema per presentare le principali tendenze del settore e correggere il tiro in materia prezzi. Quello che appare ormai certo è che il comparto si è lasciato alle spalle le difficoltà 2022 quando tra guerra russa in Ucraina, politiche cinesi contro il Covid e pressioni inflazionistiche, il mercato dei metalli aveva dato il via ad una spirale di rincari. La conseguenza? I prezzi delle batterie a ioni di litio avevano raggiunto una media di oltre 150 dollari il kWh. Facendo preoccupare diversi analisti per le sorti dello stoccaggio energetico nel 2023, nonostante le nuove politiche industriali di USA, Europa e Cina.
Oggi la situazione appare molto diversa, come spiega Yayoi Sekine, a capo della divisione Energy Storage presso BloombergNEF. Alla crisi si è risposto con nuovi impianti che hanno determinato una situazione di sovrapproduzione e di eccesso di capacità industriale nel settore delle batterie.
La principale conseguenza è che i prezzi 2024 diminuiranno ancora dopo i primi cali registrati lo scorso anno. Sia per le ricaricabili a ioni di litio che per i sistemi di accumulo energetico. “La rapida crescita della produzione di batterie ha superato la domanda – spiega Sekine – il che sta portando a una significativa pressione al ribasso sui prezzi mentre i produttori cercano di recuperare gli investimenti e ridurre le perdite legate al sottoutilizzo dei propri impianti”.
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Gli altri trend dell’accumulo energetico 2024
Prezzi più bassi significano maggiori vantaggi per il settore della mobilità elettrica e dell’accumulo stazionario. In particolare quest’anno installazioni di sistemi di accumulo fisso dovrebbero raggiungere un altro record, toccando i 57 GW di potenza (e i 136 GWh di capacità) installati. La cifra rappresenta una crescita del 40 per cento su base annuale. “Ci aspettiamo che la durata dei progetti di stoccaggio stazionario aumenti man mano che i casi d’uso si evolvono per fornire più energia e che sempre più case aggiungano batterie ai loro nuovi impianti fotovoltaici”, sottolinea l’analista. “Le vendite di veicoli elettrici sono destinate a un altro anno record nel 2024 (anche se c’è una certa cautela con il rallentamento del mercato statunitense ed europeo)“.
Ma quali saranno le innovazioni a dominare l’accumulo energetico 2024? Secondo BNEF i progressi da tenere d’occhio includono la rapida adozione di celle più grandi. Nel dettaglio sia le celle prismatiche LFP per lo stoccaggio stazionario che le grandi celle cilindriche per i veicoli elettrici stanno guadagnando terreno, sottraendo quote di mercato alle celle a sacca. Il 2024 potrebbe poi essere l’anno del cosiddetto accumulo di lunga durata, etichetta che racchiude una serie di tecnologie in grado di conservare la carica per settimane se non addirittura mesi. La Cina rappresenta il paese che ha compiuto i maggiori progressi in quest’ambito e non sorprende sapere che dominerà la classifica mondiale seguita dagli Stati Uniti, Regno Unito e Australia.
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Il riciclo delle batterie, invece, rimarrà una sfida e “la disponibilità di nuovi materiali non tiene il passo con l’aumento della capacità di riciclaggio”. In questo segmento BNEF prevede nuovi ritardi nei progetti e persino cancellazioni.