Terni ospita uno dei 10 casi studio selezionati dal Progetto europeo inteGRIDy per favorire l’integrazione delle rinnovabili in rete
Si testano soluzioni interfunzionali integrate per una distribuzione ottimizzata dell’energia nel sistema elettrico
(Rinnovabili.it) – Il sistema elettrico europeo stanno mutando: la decentralizzazione della produzione energetica unitamente al costante incremento della nuova capacità verde e all’elettrificazione dei consumi, impongono dei cambiamenti nella gestione e controllo delle reti. Per facilitare il funzionamento ottimale e dinamico della distribuzione energetica, in Europa è stato lanciato il progetto inteGRIDy. Finanziata dall’UE con oltre 12 milioni di euro, l’iniziativa lavora dal 2017 su una serie di obiettivi sinergici per migliorare l’utilizzo delle risorse energetiche verdi e la stabilità stessa della rete.
Nel dettaglio inteGRIDy sta portando avanti 10 studi pilota in 8 paesi europei, tra cui l’Italia, in cui si sta sperimentando l’integrazione di tecnologie, soluzioni e meccanismi all’avanguardia, per i compiti sopracitati, in una piattaforma interfunzionale basata su cloud. Le innovazioni più rilevanti includono l’integrazione dei sistemi di automazione e la lettura intelligente dei contatori con l’infrastruttura IoT, oltre all’introduzione di servizi di risposta alla domanda con il coinvolgimento attivo dell’utente finale, ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici (tecnologia V2G) e centrali elettriche virtuali (Virtual Power Plant – VPP). “Tutte queste innovazioni – ha spiegato Andrea Rossi, coordinatore del settore energetico presso il dipartimento di ricerca e innovazione di Atos e direttore del progetto inteGRIDy – saranno dimostrate in 10 ambienti con condizioni diverse. I casi studio saranno situati in diversi paesi europei e quindi governati da diversi contesti e mercati socio-economici”. Sulla base dei primi risultati, il progetto proporrà nuovi modelli di business coerenti con il paradigma energetico proposto da inteGRIDy, che copre la gestione della domanda in tempo reale e consente ai nuovi attori del mercato di partecipare alle operazioni di rete.
Nel dettaglio, in Italia l’iniziativa vede coinvolte San Severino Marche e Terni, attraverso l’impegno pratico di ASM Terni, l’Università Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano e diverse aziende specializzate. Nel comune umbro, si farà leva su un’infrastruttura di microgrid già in funzione e di proprietà di cooperativa di agricoltori locali. La micro rete include un’installazione fv da 30kW e una turbina della stessa potenza di picco, un impianto cogenerativo, un sistema di accumulo a batterie da 60 kWh e stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Mediante gli strumenti, i modelli e i meccanismi che InteGRIDy renderà disponibili, si mira a dimostrare un modello di business cooperativo ibrido tra cluster risorse energetiche distribuite indipendenti e di proprietà privata come fornitori di flessibilità alla rete o di surplus energetico al gestore locale del sistema di distribuzione (DSO).