(Rinnovabili.it) – Un percorso particolarmente ambizioso che ha portato l’azienda di Bielefeld a investire nella ricerca per giungere a prodotti di altissima gamma, particolarmente nel segmento del fotovoltaico integrato. La notizia, un po’ inaspettata, di mettere questo patrimonio tecnologico e commerciale a disposizione di un’altra Azienda, a sua volta specializzata essenzialmente in termoidraulica, ha provocato grande interesse tra gli operatori del settore. La finalità dell’operazione sembra essere ben chiara: affrontare le future sfide del mercato globale con un marchio leader.
Abbiamo chiesto al direttore generale di Schuco Italia, l’ing. Roberto Brovazzo, di argomentarci una decisione così importante.
Mauro Spagnolo: Quali sono le motivazioni che hanno portato al nuovo accordo?
Roberto Brovazzo: Gli azionisti di Schüco hanno definitivamente preso la decisione strategica di concentrarsi nello storico “core business” dell’azienda: lo sviluppo e la vendita di tecnologie per sistemi di finestre, porte e facciate per l’edilizia ad alta efficienza energetica. Ma per dare seguito a quanto finora realizzato nel mercato delle rinnovabili e non vanificare il bagaglio di relazioni con i Partner e di competenze tecniche e manageriali sviluppate finora, Schüco ha deciso di passare il testimone ad un’azienda che creda nella sostenibilità degli edifici ed ha individuato un solido partner industriale, Viessmann Photovoltaik GmbH, a cui trasferire il business fotovoltaico gestito dalla Divisione Nuove Energie di Schüco. L’obiettivo di Schuco è quindi quello di far proseguire, anzi di far accelerare il business nel lungo termine a vantaggio del mercato.
MS: Perché avete scelto proprio il gruppo Viessmann come partner?
RB: Il gruppo Viessmann, fortemente interessato ai vantaggi derivanti dall’integrazione di questa tecnologia, potrà dare nuovo impulso e garantire i necessari investimenti allo sviluppo di questo settore. Il Gruppo tedesco con sede ad Allendorf, fonda la sua azione su valori ispiratori simili a quelli di Schüco: sostenibilità al primo posto ma anche innovazione, eccellenza nella qualità, gamma completa, efficienza, affidabilità e per questo è stato individuato da Schüco come il partner ideale per proseguire la sua azione, fin qui intrapresa con i clienti e nel mercato. Si è cercato un partner industriale, e non finanziario, perché Schuco vuole che il business venga salvaguardato e portato avanti nel lungo periodo da chi abbia una strategia aziendale basata sulle tecnologie per efficienza degli edifici.
Inoltre Viessmann ha una gamma di prodotti vastissima e, completandola con il trasferimento del business fotovoltaico e delle competenze tecniche, logistiche e commerciali di Schüco, amplierà ulteriormente il suo business nel settore dell’Energia Rinnovabile rivolgendosi in Italia ad un target group per lei nuovo. Viessmann diventerà quindi l’unica Azienda europea in grado di offrire sia agli installatori elettrici specialisti del Solare Fotovoltaico sia a quelli termoidraulici del Riscaldamento e della Climatizzazione, le gamme di prodotto migliori e più performanti per gli specifici settori di specializzazione.
MS: Questa decisione, maturata nell’ambito della Schuco international, trova la divisione italiana allineata o ritiene che la situazione, su scala nazionale, avrebbe potuto portare a scelte diverse?
RB: Anche in Italia Schüco ha optato per una soluzione che garantisca la continuità ed il rafforzamento del business per i suoi clienti e per il suo personale. L’accordo siglato prevede, infatti, che la Divisione Nuove Energie di Schüco Italia confluisca gradualmente in una nuova azienda “Nuove Energie srl – Viessmann Group” detenuta da Viessmann Italia srl che, dando molto valore a quanto finora sviluppato da Schüco in questo settore, ha deciso di investire in questo business avvalendosi delle nostre competenze tecniche e della nostra rete commerciale, per sviluppare e far crescere questo business anche insieme a Lei.
Nuove Energie srl beneficerà nel periodo di transizione del supporto operativo di Schüco Italia. Organizzazione commerciale, tecnica e referenti per il back office e l‘amministrazione resteranno quelli attuali, mirando a garantire la consueta qualità nel supporto e nei servizi con i clienti.
Siamo convinti che il business del fotovoltaico integrato con altre tecnologie per l’efficienza rimarrà un settore preminente in Italia e con un trend positivo di lungo periodo. Si sarebbe potuto proseguire anche in maniera autonoma con soddisfazioni importanti ma l’integrazione con una’azienda come Viessmann è probabilmente la soluzione migliore a vantaggio dei nostri clienti e dipendenti, tenendo conto che continueranno ad avere accesso al portafoglio dei prodotti attuali, che nei prossimi mesi sarà ulteriormente ampliato grazie alla positiva sinergia, e che potranno contare sulla costante sicurezza di un partner industriale solido e riconosciuto, fortemente concentrato nel settore della sostenibilità legata agli edifici.
MS: Quali sono gli obiettivi “globali” che cercherete di raggiungere con questo accordo?
RB: Proseguire l’azione intrapresa da Schüco in più di vent’anni (dieci in Italia) di presenza nelle energie rinnovabili senza disperdere le competenze e con la possibilità di continuare a trasferirle al mercato ai fini di un miglioramento del clima e dell’ambiente, tema caro da sempre a Schuco. Nel contempo stabilire una partnership strategica con quella che, grazie anche a questa operazione, diventerà l’azienda numero uno in Europa per ampiezza di gamma nel mondo dell’efficienza degli edifici legati all’impiantistica (riscaldamento, raffrescamento, produzione di energia da fonte rinnovabile) con la quale probabilmente sviluppare in futuro sinergie in termini di ricerca e sviluppo.
MS: Quali credete siano le prospettive a lungo termine per il mercato dell’efficientamento energetico dell’edifico?
RB: E’ un settore, come dicevamo prima, che avrà uno sviluppo certo e positivo trattandosi, secondo noi, di un ciclo di sviluppo inesorabile e senza ritorno. Non dobbiamo farci ingannare dal rallentamento, legato alla crisi recente economica generale ed alla riduzione di incentivi e sovvenzioni. In realtà il trend di base della domanda reale di efficientamento energetico, al netto della componente speculativa degli scorsi anni più legata al solo fotovoltaico, continua ad essere positivo ed in crescita sia nelle applicazioni domestiche, come dimostrano anche le recenti indagini sull’opinione del consumatore finale, sia in ambito industriale.