Le regole applicative del GSE e la delibera dell'AEEG creano alcuni dubbi in materi di Sistemi efficienti d'utenza
Un elemento non da poco, quello notato dai grillini, che permettere di aprire la porta anche a chi produce elettricità dalla combustione dei rifiuti. In tal senso i Senatori Girotto, Castaldi e Petrocelli chiedono al Ministro dello Sviluppo Economico se ritenga che tali regole applicative “amplino impropriamente la possibilità di richiedere la qualifica SEU e quindi di godere dei relativi benefici tariffari ai sistemi in cui siano presenti altri impianti ibridi (ovvero impianti che producono energia elettrica mediante combustione di fonti anche non rinnovabili), tenuto conto che potrebbero beneficiarne anche gli inceneritori ed assimilati (NCTT: gassificazione, pirolisi, plasma)”.
Altro elemento poco chiaro riportato dal documento, la definizione di “Unità di consumo”del cliente finale che nella delibera dell’Authority viene definita in maniera particolarmente restrittiva e soggettiva che potrebbe infatti escludere dai benefici tariffari spettanti ai Sistemi efficienti d’utenza (SEU) e ai Sistemi esistenti equiparati ai sistemi efficienti d’utenza (SEESEU) “molte infrastrutture logistiche o di servizi quali centri commerciali, mercati generali, interporti, aeroporti, ospedali, fiere, strutture pubbliche e private di servizi, porti, eccetera, che spesso costituiscono un unico cliente finale in quanto caratterizzate da un’unica rete elettrica e un’unica bolletta dell’energia, sebbene siano presenti al loro interno più attività commerciali distinte (ad esempio in un ospedale o in un aeroporto possono insistere bar, ristoranti e negozi nella medesima area)”.