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SEU, si aprono le porte anche agli inceneritori?

Le regole applicative del GSE e la delibera dell'AEEG creano alcuni dubbi in materi di Sistemi efficienti d'utenza

SEU, si aprono le porte anche agli inceneritori?(Rinnovabili.it) – Sui SEU, i sistemi efficienti di utenza, non tutto risulta essere chiaro e cristallino come si vorrebbe. Solo qualche giorno fa il Gestore dei servizi energetici ha posto in consultazione le Regole applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica SEU, ma dalle pagine del documento sono emersi alcuni punti che hanno subito acceso l’attenzione e la preoccupazione del M5S. Nelle regole del GSE infatti è introdotta la possibilità di richiedere le suddette tipologie di qualifica nel caso in cui nel Sistema siano presenti altri impianti ibridi “la cui quota di energia elettrica prodotta ascrivibile alle fonti di energia diverse da quella rinnovabile è inferiore al 5% o al 15% nel caso di impianti ibridi solare termodinamici”. Tutto ciò definendo centrali ibride anche quelle che le che producono elettricità utilizzando sia fonti rinnovabili che non, inclusi gli impianti di co-combustione.

Un elemento non da poco, quello notato dai grillini, che permettere di aprire la porta anche a chi produce elettricità dalla combustione dei rifiuti. In tal senso i Senatori Girotto, Castaldi e Petrocelli chiedono al Ministro dello Sviluppo Economico se ritenga che tali regole applicative “amplino impropriamente la possibilità di richiedere la qualifica SEU e quindi di godere dei relativi benefici tariffari ai sistemi in cui siano presenti altri impianti ibridi (ovvero impianti che producono energia elettrica mediante combustione di fonti anche non rinnovabili), tenuto conto che potrebbero beneficiarne anche gli inceneritori ed assimilati (NCTT: gassificazione, pirolisi, plasma)”.

 

Altro elemento poco chiaro riportato dal documento, la definizione di “Unità di consumo”del cliente finale che nella delibera dell’Authority viene definita  in maniera particolarmente restrittiva e soggettiva che potrebbe infatti escludere dai benefici tariffari spettanti ai Sistemi efficienti d’utenza (SEU) e ai Sistemi esistenti equiparati ai sistemi efficienti d’utenza (SEESEU) “molte infrastrutture logistiche o di servizi quali centri commerciali, mercati generali, interporti, aeroporti, ospedali, fiere, strutture pubbliche e private di servizi, porti, eccetera, che spesso costituiscono un unico cliente finale in quanto caratterizzate da un’unica rete elettrica e un’unica bolletta dell’energia, sebbene siano presenti al loro interno più attività commerciali distinte (ad esempio in un ospedale o in un aeroporto possono insistere bar, ristoranti e negozi nella medesima area)”.