Il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti ha esposto gli obiettivi della nuova Strategia energetica nazionale nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati
Per riuscirvi il Governo punterebbe sia a ridurre del 24% i consumi energetici primari e sia a iniettare nuova linfa nell’attuale sistema energetico, investendovi 180 miliardi di euro. Nel dettaglio l’incidenza delle green energy nazionali (termiche ed elettriche) dovrà raggiungere al 20% sui consumi finali e al 23% sui consumi primari, mentre vedrebbe di pari passo una riduzione dall’86% al 76% dei combustibili fossili e un progressivo taglio della dipendenza dall’estero. Come? Il documento, che stando a quanto riferito da De Vincenti sarà sottoposto a consultazione pubblica, suggerisce di aumentare lo sfruttamento delle riserve nazionali di idrocarburi, ed indicando cinque zone in Italia ad elevato potenziale di sviluppo: la val Padana, l’Alto Adriatico, l’Abruzzo, la Basilicata e il Canale di Sicilia.