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SEN: la consultazione pubblica chiude con quasi 1.000 contributi

Significativa la partecipazione dei cittadini con il 30% delle proposte presentate. Calenda e Galletti: "Adesso si apre la fase della decisione con l’individuazione delle scelte tecniche"

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(Rinnovabili.it) – Come da programma, il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiuso ieri la consultazione sulla SEN 2030. La bozza di Strategia energetica nazionale – che comprende sia diversi scenari energetici globali che vari focus su settori e misure specifiche – era stata messa a disposizione del pubblico lo scorso 12 giugno con l’obiettivo di raccogliere pareri e contributi da parte degli italiani. Un passaggio necessario visto la rilevanza dei temi trattati, a cui è stato regalato del tempo in più (l’originaria scadenza era prevista per il 31 agosto) a causa della complessità del documento e, probabilmente, della coincidenza con il periodo estivo.

 

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I risultati della consultazione pubblica soddisfano i due ministri competenti, Carlo Calenda (MISE) e Gian Luca galletti (Minambiente) che spiegano “In tre mesi, dal 12 giugno scorso, sono arrivati oltre 700 contributi tematici e 280 contributi completi con commenti, segnalazioni e proposte, dei quali circa il 30 per cento da cittadini, il 25 per cento da aziende, il 5 per cento dal mondo accademico ed enti, il 30 per cento da associazioni”. Dal mondo scientifico (Leggi Gli scienziati italiani passano al setaccio la SEN), “all’uomo qualunque” i contributi testimoniano l’attenzione dell’opinione pubblica al futuro energetico italiano. “Ciascuno per le proprie competenze ed esperienza, – proseguono i ministri – sono arrivati infatti importanti contributi, proposte e commenti che saranno essenziali per definire il testo finale della SEN che verrà presentato nei prossimi mesi nonché quello dei provvedimenti attuativi delle misure più immediate e di quelle strategiche, nonché quella dell’implementazione”.

 

I punti principali della SEN 2030

Il testo si muove su tre direttive parallele: competitività, sicurezza energetica e decarbonizzazione. Per le rinnovabili stabilisce un obiettivo minimo per il 2030 del 27 per cento, che si tradurrà, per il settore elettrico, nella copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili. L’intento è quello proseguire sul fisiologico sviluppo delle green energy nostrane, definendo e avviando gli interventi che consentiranno di azzerare l’utilizzo del carbone nel comparto elettrico entro lo stesso anno.

 

Il ruolo di traghettatore dall’attuale sistema ad un domani a basse emissioni è affidato, però, al gas naturale, con interventi in programma per diversificare le rotte di provenienza, ed eliminare il gap di costo con gli altri Paesi europei. Si intende inoltre proseguire il percorso di razionalizzazione del settore downstream petrolifero, andando verso le bioraffinerie e l’uso di biocarburanti sostenibili al posto di quelli derivanti dal petrolio, in particolare sviluppando le filiere nazionali del biometano e l’economia circolare.

 

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