Rinnovabili • Le sabbie bituminose dell’Alberta vanno verso il Pacifico Rinnovabili • Le sabbie bituminose dell’Alberta vanno verso il Pacifico

Le sabbie bituminose dell’Alberta vanno verso il Pacifico

Il premier canadese Trudeau ha dato il via libera al raddoppio della pipeline Trans Mountain, che trasporterà 890mila barili di tar sands al giorno

Le sabbie bituminose dell’Alberta vanno verso il Pacifico

 

(Rinnovabili.it) – Il premier canadese Justin Trudeau ha dato il via libera al raddoppio dell’oleodotto della Kinder Morgan, che porterà idrocarburi dai giacimenti di sabbie bituminose dell’Alberta fino alla costa del Pacifico. Il progetto è da tempo al centro di accese contestazioni, soprattutto da parte del mondo ambientalista i cui voti erano stati fondamentali per eleggere lo stesso Trudeau.

La notizia arriva pochi giorni dopo l’annuncio, sempre da parte del governo, del piano per il phase out del carbone previsto per il 2030, che si inserisce nelle misure necessarie per rispettare gli impegni sul clima. Con l’avvio dei lavori per il raddoppio della pipeline Trans Mountain, invece, si va nella direzione opposta. Il progetto di Kinder Morgan vale 5 miliardi di dollari e triplicherà la capacità della condotta già esistente, portandola in totale a 890mila barili al giorno.

Una decisione dettata anche dalle pressioni dell’industria energetica del Canada, che pochi mesi fa aveva visto tramontare definitivamente il Keystone XL, un gigante di oltre 4mila km che doveva collegare proprio i giacimenti dell’Alberta – che ha le terze riserve mondiali di sabbie bituminose – con gli Stati Uniti e le raffinerie affacciate sul golfo del Messico. Adesso le “tar sands” – il combustibile più sporco al mondo – andranno a ovest, verso i più promettenti mercati dell’Asia.

 

Le sabbie bituminose dell’Alberta vanno verso il Pacifico
Il premier del Canada Justin Trudeau

Il raddoppio prevede la costruzione di altri 1.000 km di oleodotto. L’opposizione degli ambientalisti deriva dai frequenti, gravi incidenti che si sono verificati negli anni in quell’area, e che adesso potrebbero avere una portata ancora più devastante. Dal 2005 a oggi sono almeno 770mila i litri sversati nell’ambiente in seguito a rotture e malfunzionamenti della pipeline. “Secondo i dati dello stesso Environment and Climate Change Canada, significa aumentare di 23-28 mega tonnellate l’inquinamento da sabbie bituminose ogni anno, l’equivalente delle emissioni di 6 milioni di auto”, osserva in una nota la Ong Environmental Defence.

Nel tentativo di sedare le proteste, Trudeau ha promesso di vietare il traffico di petroliere e navi cisterna nei pressi delle coste del British Columbia. Tuttavia gli ambientalisti non intendono cedere. “Vedrete che il movimento continuerà a crescere nelle strade, mentre il numero di manifestazioni e azioni di protesta continua a crescere, nei tribunali e alle elezioni, qui nel British Columbia e altrove”, ha affermato Sven Biggs di Stand Earth.