Report dell’attività della struttura regionale di Bruxelles. Liguria ai primi posti in Europa su uso fondi strutturali
Città intelligenti e più sostenibili dal punto di vista ambientale legate ad un uso maggiore delle energie rinnovabili e ad una riqualificazione energetica, nuove professioni legate alle autostrade del mare e alla logistica sostenibile, tecnologie verdi per navi Ro-Ro, sostegno ai pescatori dopo la riabilitazione della pesca dei rossetti. E poi un atlante web dei musei dedicato anche a coloro che non possono viaggiare. Sono alcuni dei progetti presentati dalla Regione Liguria in parternariato con i Comuni liguri, l’Università di Genova, il Porto di Genova, il Registro Italiano Navale, utilizzando l’ufficio di Bruxelles della Regione Liguria, che hanno ottenuto i finanziamenti dell’ Unione Europea, grazie ad una pianificazione strategica che ha visto il coinvolgimento di numerosi partner sul territorio. Un lavoro che è servito a far arrivare nelle casse regionali 8,5 milioni di euro di fondi tematici e non strutturali, destinati al territorio. Un’iniezione di risorse che consentirà di far partire sette progetti legati all’ambito dei trasporti, quello energetico, all’ambito della pesca e al socio-sanitario. Il progetto Trainmos per il quale l’Unione europea ha stanziato 1.255.000 euro, è il primo master, riconosciuto a livello europeo, legato alle nuove professioni delle Autostrade del mare. Prevede il coinvolgimento di sette Università europee, oltre a Genova, Madrid, Lisbona, Brema, Atene, Goteborg e Napier in Scozia. Al termine del corso è previsto uno stage dei partecipanti presso le aziende coinvolte nei circa 20 progetti di autostrade del mare approvati dalla commissione europea. Coordinatore del progetto l’Ateneo di Madrid e per la Liguria, traw gli altri, la Regione, l’Università di Genova, il consorzio RINA, il gruppo Grimaldi, il Comune e il Porto di Genova, Confitarma e l’Accademia del Mare.
Il progetto Costa dedicato all’utilizzo del gas liquefatto nel Mar Mediterraneo. Per questo progetto il cofinanziamento europeo è di 1,5 milioni di euro per un costo complessivo di 3 milioni. Si tratta di uno studio sull’uso del Mediterraneo del gas naturale liquefatto, successivo allo studio lanciato l’anno scorso sul Baltico, a seguito delle direttive europee più stringenti in campo ambientale-marittimo e su prototipi innovativi di tecnologie verdi per navi Ro-Ro.
I progetti Smart City, città intelligenti, per i quali è previsto un finanziamento di 5,5 milioni di euro. Portati avanti dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova si tratta di iniziative legate al tele-riscaldamento e al tele-raffreddamento. Genova progetterà una rete energetica locale alle Gavette, Staglieno, presso la stazione di arrivo del metano nell’impianto gestito da Genova reti Gas in Valbisagno. Saranno realizzati un impianto di turbo-espansione e una centrale di co-generazione nel sito dell’officina delle Gavette. Con la centrale sarà realizzata una nuova rete di tele-riscaldamento che dovrebbe servire le utenze industriali, commerciali e residenziali della zona. Le città coinvolte, oltre a Genova, Goteborg, Colonia, Rotterdam, Londra. Sempre nell’ambito dei progetti smart city è prevista la riqualificazione energetica della diga di Begato, attraverso il rifacimento dell’impianto energetico dell’edificio, la riqualificazione dei percorsi e il cambiamento dei sistemi di consumo. La ricaduta sarà una riqualificazione del social housing, sia dal punto di vista dell’ottimizzazione delle risorse, sia da quello della qualità della vita.
Nell’ambito dell’invecchiamento attivo e del socio-sanitario la commissione europea ha selezionato il progetto AIDA, coordinato dal dipartimento salute e servizi sociali della Regione Liguria e dall’agenzia regionale della sanità per il quale sono stati stanziati 209.000 euro. Il progetto che ha una durata di 24 mesi e coinvolgerà anche la Regione Veneto, prevede la realizzazione di un sistema informativo nazionale, d’intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sui servizi per la non autosufficienza. A questo proposito verrà proposto un modello organizzativo che affronti le condizioni di cronicità e disabilità, attraverso risposte erogate dai servizi pubblici e dal privato sociale per sostenere l’anziano non auto-sufficiente con una spesa equa individuata anche attraverso un’analisi comparata di 12 regioni italiane. “L’Italia – ha spiegato l’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti – è uno dei Paesi che prende meno risorse dall’Europa sui fondi non strutturali, un ritardo dovuto alla difficoltà nazionale a fare sistema. Come Liguria vogliamo colmare il divario partecipando in modo adeguato alle reti che producono progetti”. “E a questo proposito – ha annunciato l’assessore – stiamo valutando la possibilità di aumentare il personale dedicato a Bruxelles su materie strategiche come il turismo, la cultura, i trasporti”.