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Risparmio energetico, la Lombardia insegna come applicarlo

risparmio energetico(Rinnovabili.it) – Misure soft per dare un taglio alla fuel poverty, incrementare i consumi intelligenti e contrastare eventuali morosità. La regione Lombardia sceglie un approccio per così dire “morbido” sulla questione energetica mettendo davanti a tutto la necessità di diffondere una maggiore consapevolezza sulle buone pratiche tra i propri cittadini.

Parte così, dal Comune di Sondrio, una sperimentazione territoriale per insegnare come il comportamento individuale possa influire sull’utilizzo dell’energia: un campione di inquilini di alloggi Aler (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) nel Comune testerà in prima persona il progetto formativo dedicato al risparmio energetico.

 

“Regione Lombardia ha stanziato 274mila euro da fondi europei destinati alle attività di formazione finalizzate a influire sulle modifiche comportamentali necessarie per ottenere risparmi nell’utilizzo dell’energia”, ha annunciato il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala.

 

I fondi derivano all’85 per cento, pari a 232.900,00 euro quale finanziamento a carico della Commissione Europea a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e al 15 per cento, pari a 41.100 euro quale cofinanziamento nazionale a valere sul Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (MEF-IGRUE). Le attività si svolgeranno unitamente alle successive azioni di verifica e misurazione dei risultati conseguiti, ponendo come chiave di volta il concetto che “l’energia è consumata dalle persone piuttosto che dagli edifici”.

 

“L’obiettivo – ha aggiunto Sala – è quello di affrontare il problema del risparmio energetico, la ‘fuel poverty’ e la morosità, anche con misure soft, in affiancamento alle misure strutturali di realizzazione e ristrutturazione di nuovi edifici”.

 

La scelta di Sondrio come comune test non sembra un caso se si considera che proprio qui è stata inaugurata lo scorso ottobre la prima ‘Passivhaus’ in Edilizia residenziale pubblica italiana; l’edificio, consente il risparmio del 90 per cento dei consumi energetici rispetto alle case tradizionali. L’intervento è stato finanziato in gran parte da Regione Lombardia.

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