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Rinnovabili, nel 1° semestre 2014 prodotto oltre il 40% del mix

Complessivamente il valore della richiesta di energia elettrica con 152.949 GWh fa segnare nel periodo una diminuzione del 3,0% rispetto al 2013

Rinnovabili, nel 1° semestre 2014 prodotto oltre il 40% del mix

 

(Rinnovabili.it) – Le energie rinnovabili continuano a fare la loro parte nel mix energetico italiano e nonostante quanti le vogliano al centro dei rincari energetici nazionali, dimostrano ancora una volta di saper dare contributi significativi al bilancio del Paese. A dimostrazioni di ciò, i dati di Terna, che pubblica oggi il suo consueto aggiornamento mensile del dispacciamento elettrico. Quello che si evince dai grafici riportati è che nel primo semestre di quest’anno il valore cumulato della produzione netta ovvero 132.057 GWh, risulta in calo del 4,0% rispetto allo stesso periodo del 2013.

 

In questi sei mesi la produzione netta proveniente dai settori idroelettrico, geotermoelettrico, eolico e fotovoltaico ha raggiunto i 53.068 GWh, ovvero oltre il 40% della produzione netta totale e il 34,7%  della domanda (pari a 152.949 GWh); se a questi valori si aggiunge anche la frazione del termoelettrico legato alle biomasse, le percentuali arrivano  rispettivamente al 44,7% della produzione e al 38,6% della domanda.

 

Analizzando settore per settore scopriamo che ad eccezione dell’eolico, la cui produzione è calata rispetto ai primi sei mesi del 2013 dell’8,1%, tutte le altri fonti rinnovabili hanno ricevuto un bel più sul diagramma della generazione elettrica: +11,1% l’idro, +4,7% la geotermia e +8,6% il fotovoltaico. In particolare nel mese di giugno la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 88,3% con produzione nazionale e per la quota restante (11,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è calata di uno 0,4% rispetto a giugno 2013. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+1,1%), geotermica (+6,7%) e fotovoltaica (+2,0%). In calo, invece, la fonte idrica (-3,4%) ed eolica (-9,7%).