L’Agenzia Nazionale per la regolamentazione del settore dell’energia in Romania chiede al Governo di rivedere al ribasso il sistema incentivante le green energy
(Rinnovabili.it) – Il governo della Romania ridurrà gli incentivi concessi alla produzione di energie rinnovabili all’interno dei propri confini. Lo rende noto l’ANRE, l’authority per l’energia rumena, spiegando che dietro la decisione c’è il timore di una sovra compensazione degli investitori, ingestibile a livello economico. Allineandosi così con la strategia di revisionista intrapresa già da altri grandi mercati europei delle eco-energie, la Romania potrebbe già da quest’anno rivedere i regimi di sostegno per l’eolico, il solare, e i piccoli progetti di idroelettrico.
Attualmente i singoli FiT offrono ai produttori di energia rinnovabile, dei certificati verdi per ogni megawatt generato con la possibilità di rivenderli ai distributori di energia che hanno per legge l’obbligo di acquistarne un certo numero all’anno e con prezzi che vanno da un minimo di 27 euro/MWh a un massimo di 55 euro/MWh. In questo contesto, ANRE propone di ridurre il numero di certificati da 2 a 1,5 per megawatt per l’energia eolica, da 6 a 3 per progetti fotovoltaici e da 3 a 2,3 per le piccole centrali idroelettriche a partire da tutti i nuovi progetti realizzati sul territorio nazionale.