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Rinnovabili: la ricerca europea chiede un Consiglio UE Innovazione

Callisto chamber with Hui Chen

 Rinnovabili: la ricerca europea chiede un Consiglio UE Innovazione

 

 

(Rinnovabili.it) – “Serve un Consiglio europeo per l’innovazione”. Questa la richiesta che avanzano oggi i maggiori esperti di energie rinnovabili nel Vecchio Continente. I rappresentanti della ricerca “verde” dell’Unione si sono incontrati negli scorsi giorni a Bolzano per il meeting annuale dell’EUREC, la principale associazione di istituti e dipartimenti universitari attivi nel settore dell’energia pulita. Gli esperti – tra loro i ricercatori dell’EURAC – hanno fatto il punto sullo stato del settore e valutato potenziali sviluppi alla luce dell’aggiornamento delle politiche europee sull’efficienza energetica e i recenti passi avanti in seno alla conferenza delle parti sul cambiamento climatico.

 

La trasformazione globale del nostro sistema energetico è un processo rivoluzionario, il cui impatto su scienza, tecnologia ed economia, nel suo complesso, difficilmente può essere sopravvalutato. Questo processo di cambiamento richiede un approccio nuovo che premi e sostenga tutta quella parte di ricerca orientata alle applicazioni. Una vaga promessa, anche in termini di sostegno economico, è stata fatta dalla Mission Innovation, ma il percorso appare ancora tutto in salita.

 

 

La domanda da cui i partecipanti sono partiti è stata: In quale direzione dovrebbe muoversi Bruxelles per far sì che questo avvenga? La risposta è, con la creazione di un’istituzione che finanzi l’eccellenza nella ricerca applicata. “L’Unione Europea dovrebbe promuovere un’istituzione che premi i progetti di ricerca applicata e innovazione più promettenti dal punto di vista della vocazione industriale. In questo modo darebbe sicurezza agli investitori, attirando più capitale privato. Uno ‘European Innovation Council’, sul modello dell’esistente ‘Consiglio europeo per la ricerca’ che finanzia con successo l’eccellenza nella ricerca di base”, questa l’opinione dell’associazione, di cui il presidente Eicke Weber, direttore dell’istituto Fraunhofer ISE (per l’energia solare), si farà portavoce a Bruxelles. EUREC è infatti un punto di riferimento per l’Unione europea in termini di dati e indicazioni strategiche utili a definire le politiche in campo di innovazione energetica.

Da cinque anni l’EURAC è entrata a far parte di questa associazione e da tre è nel consiglio direttivo, rappresentata dal ricercatore David Moser che spiega: “Sedere a questo tavolo ci permette di far emergere le nostre esigenze in termini di strategie comunitarie sulle rinnovabili e di contribuire in modo attivo allo sviluppo del settore”. “Condividiamo esperienze e visioni con i principali centri europei e questo networking facilita le collaborazioni in progetti di ricerca internazionali”, ha aggiunto Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per le energie rinnovabili dell’EURAC.

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