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Rinnovabili: 13 ministri dell’ambiente chiedono all’UE più ambizione

Appuntamento a Bruxelles per il Green Growth Group che invita il blocco europeo a riformare il mercato del carbonio e ad alzare il tiro sugli obiettivi energetici al 2030

Rinnovabili: 13 ministri dell’ambiente chiedono all’UE più ambizione(Rinnovabili.it) – I Ministri dell’ambiente e dell’energia di 13 paesi dell’Unione europea hanno unito le forze per chiedere al blocco di concordare norme di riduzione delle emissioni più ambiziose per il prossimo decennio. In un documento di 40 pagine pubblicato in occasione di una conferenza a Bruxelles, i tredici politici, insieme a diversi leader del mondo del business, spiegano perché Bruxelles dovrebbe riformare la struttura del proprio Emissions Trading System (ETS) e adottare per il 2030 importanti obiettivi energetici e climatici, prerequisito ritenuto essenziale per creare un’economia a basso tenore di carbonio e per stimolare gli investimenti.

 

Il gruppo dei ministri, battezzato Green Growth Group e in cui rientrano tra gli altro quelli di Germania, Francia e Italia, sta lavorando insieme al fine promuovere e perseguire un ambizioso programma dedicato alla crescita verde. “La posta in gioco è alta”, ha commentato durante la conferenza il segretario britannico all’energia e cambiamenti climatci Ed Davey. “Se non agiamo ora, potremmo davvero perdere questa corsa verso l’obiettivo del low carbon”. L’appello è indirizzato ai funzionari europei in questi giorni alle prese con la stesura del quadro strategico 2030 e la revisione del  mercato del carbonio europeo dopo il clamoroso crollo dei prezzi delle quote di CO2. L’obiettivo della regione è quello di riuscir a conciliare le proprie ambizioni di leader nella lotta globale contro il cambiamento climatico con gli sforzi finalizzati alla ripresa dell’economia comunitaria.

 

“Agire subito per ridurre le  emissioni di carbonio: questo deve essere l’ obiettivo della Ue” ha commentato il ministro dell’ Ambiente Orlando. Secondo Orlando, l’azione immediata per la riduzione della CO2 “è la condizione per assicurare uno sviluppo verde in grado di creare buona occupazione e innovazione. Agire subito e’ il modo per evitare costi più grandi in futuro così da rendere più competitive le nostre economie e più sostenibile la nostra crescita. Servono obiettivi ambiziosi e regole nuove per il mercato delle emissioni. Questo è il senso della nostra azione comune”, conclude Orlando.