Un nuovo disegno di legge potrebbe cambiare le sorti della mobilità hawaiana e liberarla dalle emissioni entro il 2045
(Rinnovbabili.it ) – Le Hawaii sono tra gli stati USA ad aver impostato gli obiettivi verdi più ambiziosi. Pionieri dello sfruttamento dell’energia marina e dell’idrogeno, si sono messi in testa di ottenere il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2045. Il termine ultimo potrebbe sembrare un po’ troppo diluito nel tempo, ma a conti fatti non lo è. E non lo è soprattutto se si considera che per quella stessa data lo Stato potrebbe passare ad una alimentazione completamente rinnovabile anche nel settore trasporti. Il condizionale è d’obbligo: c’è un progetto di legge che sta spingendo su questo obiettivo, ma non è ancora stato approvato in via ufficiale.
Se approvato, però, renderebbe il Paese il primo nella nazione a vantare un impegno così ambizioso nel settore della mobilità. “Si tratterebbe di un’enorme, enorme trasformazione”, ha commentato il governatore delle Hawaii, David Ige in una recente intervista con l’Associated Press. “Noi siamo la comunità più isolata del pianeta, e importiamo praticamente tutto il petrolio che usiamo oggi.”
“La maggior parte del nostro combustibile fossile va ai mezzi di trasporto, e questa è una sfida che dobbiamo risolvere, e che attualmente manca di visione per ciò che sarà in futuro”, ha dichiarato Jeff Mikulina, direttore esecutivo del Blue Planet Foundation, che sta facendo pressioni sul nuovo disegno di legge.
Ma un simile target spaventa: “Nessuno vuole intervenire e costringere la gente a sbarazzarsi delle loro automobili”, spiega Chris Lee, Presidente del Comitato Energia e Ambiente. Il percorso verso un futuro di mobilità pulita è rappresentato da una ripida salita per l’industria automobilistica di uno Stato, dove circolano 5.000 veicoli elettrici, su un milione di automobili totali.
“La nostra capacità di raggiungere o meno l’obiettivo dipenderà da ciò che accade all’intera industria automobilistica”, spiega Hugh Baker, amministratore delegato di HD Baker & Co. “Possiamo dire che vogliamo il 100 per cento di tecnologie pulite per i trasporti, ma il mercato delle Hawaii non grande abbastanza per spostare da solo l’intera industria automobilistica mondiale”.