Rinnovabili

Rinnovabili, nessun’altra fonte di energia cresce più velocemente

Rinnovabili, da IRENA il “navigatore” che ti guida nello sviluppo

 

(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili sono state la fonte energetica in più rapida crescita nel 2014. Nello stesso giorno in cui la Solar Power Europe (l’ex-EPIA) presentava i dati sul superamento del nucleare da parte delle green energy, la BP presentava il suo Statistical Review of World Energy in cui si racconta l’evoluzione del mix energetico mondiale. Si scopre così che, in anno in cui il consumo di energia ha rallentato bruscamente il trend in tutto il mondo, le energie rinnovabili sono cresciute del 12%, più di qualsiasi altra fonte, raggiungendo il 6% nella produzione mondiale.

 

Il documento mette in luce alcuni fatti chiave del 2014: innanzitutto che il consumo è aumentato su base annuale per tutti i ‘fuel’, raggiungendo livelli record per ogni settore tranne l’energia nucleare (come confermato peraltro dal report di SolarPower Europe). In ugual misura la produzione è aumentata per tutti i combustibili, ad eccezione del carbone; per il petrolio e il gas naturale però la crescita dei consumi a livello mondiale è stata più debole della produzione. “Le fonti rinnovabili utilizzate nella produzione energetica sono cresciute del 12 per cento (l’anno scorso)”, si legge nel report. “Anche se questo aumento è stato al di sotto della media registrata negli ultimi 10 anni, hanno comunque segnato un record importante del 6 per cento della produzione di energia a livello mondiale”.

 

Chi guida la crescita è oramai scontato: la Cina ha registrato il maggiore aumento delle green energy per la produzione di energia elettrica per il quinto anno consecutivo, pari al 15,1 per cento.

“La decelerazione della domanda globale di energia e il cambiamento nel fuel mix ha avuto un forte impatto sulle emissioni di carbonio”, sostiene BP nella relazione. “I nostri calcoli indicano che le emissioni globali di CO2 da consumo di energia sono cresciute del solo 0,5 per cento nel 2014, la percentuale più debole dal 1998, anche di più del periodo immediatamente successivo alla crisi finanziaria”. I dati sulle emissioni vanno presi con le pinze prima di una conferma ufficiale da parte degli esperti sul clima, ma di certo rappresentano un segno che puntare sull’energia pulita, funziona.

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