Rinnovabili e un maggiore impegno da parte delle economie emergenti sono fra pochi punti positivi evidenziati dall’Agenzia nel panorama energetico mondiale. Van der Hoeven:"Non possiamo permetterci altri 20 anni di pigrizia"
Pur rilevando un’allarmante mancanza di progresso per un ampio range di tecnologie e soluzioni in grado di risparmiare energie, un dato positivo rimane. Dal 2011 al 2012, il fotovoltaico e l’eolico sono cresciuti rispettivamente del 42% e del 19%, nonostante le pressoché continue turbolenze economiche e politiche del settore. L’impegno maggiore arriva proprio dalle economie emergenti; Brasile, Cina e India sono oggi tra i paesi che sostengono la migliore politica per il settore elettrico green. “Mentre le temperature mondiali si alzano a causa di emissioni sempre maggiori di gas serra – due terzi dei quali provengono dal settore energetico – la generale mancanza di progresso dovrebbe servire da campanello d’allarme”, ha commentato Van der Hoeven . “Non possiamo permetterci altri 20 anni di pigrizia. Abbiamo bisogno di una rapida espansione nel settore delle tecnologie energetiche a basse emissioni di carbonio, se vogliamo evitare un riscaldamento potenzialmente catastrofico del pianeta”.