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Rinnovabili elettriche, la quota UE è al livello più alto di sempre

Rinnovabili elettriche

 

 

I dati sulla produzione europea di rinnovabili elettriche per il II trimestre 2018

(Rinnovabili.it) – La quota di fonti rinnovabili nella produzione elettrica dell’Unione Europea è salita al livello più alto di sempre: ben 38 per cento di rinnovabili elettriche sul mix di fornitura comunitario, un risultato reso possibile in gran parte dal boom degli impianti eolici e idroelettrici. Il numero è contenuto nel nuovo Quarterly Reporton European Electricity Markets, documento d’analisi redatto dal Market Observatory for Energy della Commissione Europea. La relazione contiene dati del secondo trimestre 2018 sull’approvvigionamento e l’uso di elettricità nei ventotto Stati membri. Si evince così che, per il periodo indicato, i prezzi medi dell’energia elettrica all’ingrosso sono stati pari a 44 euro il MWh, cifra comparabile con il trimestre precedente, ma in aumento del 18 per cento su base annua.

 

Nel dettaglio nell’aprile 2018 il clima è stato più mite del solito, contribuendo a ridurre la domanda residenziale e abbassando i prezzi mensili dell’elettricità all’ingrosso in gran parte del continente. Al contrario, le alte temperature del giugno 2018 hanno aumentato la domanda in molti paesi dell’Europa meridionale e orientale. Se si guarda ai singoli Paesi, i PUN più alti sono stati osservati nel Regno Unito (60 € / MWh), in Grecia (56 € / MWh), in Irlanda (55 € / MWh) e in Italia (54 € / MWh); al contrario quelli pi bassi appartengono a Bulgaria (34 € / MWh), Germania e Austria (entrambe a 36 €/ MWh).

 

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Il rapporto mostra anche come, nel secondo trimestre 2018, il consumo di carbone e gas nella produzione di energia nell’UE sia ulteriormente diminuito. Un calo dovuto essenzialmente all’aumento dei prezzi dei carburanti e delle quote di CO2 (sopra i 16 €/tCO2e toccati alla fine di maggio).

 

Il documento riserva un intero capitolo all’Italia spiegando come la produzione di energia idroelettrica sia aumentata significativamente da maggio a giugno 2018 (più 60 per cento) rispetto al confronto anno su anno assicurando il 27 per cento del mix della generazione elettrica nazionale. L’eolico è invece rimasto stabile, mentre sia la produzione da gas naturale che quella solare sono leggermente diminuite. Oltre all’idro, solo la generazione a carbone è riuscita ad aumentare la propria quota.

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