Un nuovo rapporta pubblica le riduzioni del consumo di gas naturale per edilizia, industria e settore energetico ottenibili con misure di efficientamento energetico
(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea è in grado di dimezzare la sua dipendenza dalle importazioni dai gas naturale, mantenendo alta la sicurezza energetica nei Ventotto e senza pesare sui consumatori. Come? La risposta arriva dal rapporto di Ecofys, società della Open Climate Network (OCN), una rete globale di istituti di ricerca indipendenti e gruppi della società civile. La nuova analisi, pubblicata a solo un giorno dalla riunione del Consiglio Europeo sul Pacchetto clima energia 2030, spiega quello che più di uno studio ha ricordato in questi anni: efficienza energetica e fonti rinnovabili possono permettere all’Europa di raggiungere sia la sicurezza energetica sia i target emissivi. Ma a differenza di altri rapporti Ecofys entra nel dettaglio delle previste riduzioni del consumo di gas naturale per edilizia, industria e settore energetico.
La ricetta che porterebbe l’Ue a dimezzare la propria dipendenza prevede di attuare nei tre settori sopracitati una serie di misure al fine ottimizzare le prestazioni. Ad esempio, scrivono gli autori, attraverso l’isolamento, sistemi di riscaldamento più efficienti e impianti per la produzione di energia rinnovabile si potrebbe raggiungere solo nel settore dell’edilizia un taglio del 58% del consumo di gas (pari al 23% di tutto il gas naturale attualmente consumato nell’Unione). Decurtare del 20% i consumi di gas da parte dell’industria – pari al 5% di tutto il gas naturale attualmente consumato – potrebbe essere ottenuto aumentando la cogenerazione. “Contrariamente alla credenza popolare, l’Europa può essere energicamente indipendente”, spiega Ecofys. “Questa analisi dimostra che l’Unione può tagliare le importazioni di gas naturale del 50% senza aumentare i costi per i consumatori. Si tratta di un approccio win-win: aumenta la sicurezza energetica e alza l’asticella dell’azione per il clima”.