Il Parlamento francese sta lavorando su una nuova legge in materia ambientale con cui mira a ridurre del 40% le emissioni entro il 2030
(Rinnovabili.it) – Lo avevamo annunciato solo qualche giorno fa presentando il regolamento anti spreco alimentare per i supermercati francesi. Ora la nuova legge in materia ambientale di Parigi ha finalmente un testo e un obiettivo ben definito: ridurre del 40% le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2030, rispetto ai valori del 1990. Il target è quello concordato in sede europea con il nuovo pacchetto clima-energia di Bruxelles, i modi per attuarlo però rispondono a una strategia più verde di quella suggerita dalla stessa Unione Europea.
Il disegno di legge, proprio ieri approvato dalla Camera Bassa del Parlamento francese con 308 voti a favore e 217 contro, introduce nella politica nazionale alcune importanti novità. Una di queste è proprio l’obbligo, per la grande distribuzione, di stipulare contratti con enti terzi al fine di donare il cibo invenduto ma ancora commestibile, risparmiandogli così un destino “da rifiuto”. Gli impegni più ambiziosi arrivano però dal fronte energetico. Il ministro Ecologia Ségolène Royal, promotrice del testo, ha inserito la riduzione della dipendenza dal nucleare dall’attuale 75% al 50% entro il 2025. Allo stesso tempo, il nuovo disegno di legge fissa l’obiettivo di aumentare la quota di energie rinnovabili, che la nazione dovrà impiegare nel proprio mix energetico, al 40% entro il 2030.
Il provvedimento, se approvato senza modifiche, dovrebbe anche introdurre il divieto dell’utilizzo e commercio dei sacchetti di plastica in tutti i supermercati e negozi a partire dal 1° gennaio 2016, e l’obbligo per Stato, amministrazioni locali e cittadine, di rinnovare la propria flotta di mezzi di trasporto pubblici con almeno la metà di veicoli a basse emissioni dal 2020. E ancora, il disegno di legge prevede di eliminare il taglio del rifornimento idrico in caso di mancati pagamenti e di introdurre l’obbligo per i proprietari di case e appartamenti d’effettuare la riqualificazione energetica nel caso l’immobile consumi una quantità elevata di energia (sopra una determinata soglia predefinita) e di istallare contatori intelligenti. Il testo è ora in Senato per una nuova votazione.