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Chi sta vincendo la corsa alle rinnovabili?

Rinnovabili: la Cina vince la corsa degli investimenti

Rinnovabili: la Cina vince la corsa degli investimenti

 

(Rinnovabili.it) – Il settore mondiale dell’energia pulita sta subendo inevitabili cambiamenti geografici e tecnologici man mano che fanno la loro comparsa nuovi mercati e che cresce la capacità rinnovabili. A fornire un’istantanea del settore delle green energy a livello globale è Who’s Winning the Clean Energy Race 2012, ricerca rilasciata da The Pew Charitable Trusts che mostra come il comparto abbia dimostrato, lo scorso anno, di avere un’ottima capacità di recupero.

Nel 2012, spiegano gli autori, è stato raggiunto un record di 88 GW di ulteriore capacità verde istallata, anche se i livelli di investimento sono diminuiti dell’11%, a 269.000 milioni dollari, a partire dal 2011. Il calo è dovuto in parte ai programmi di incentivazione decurtati in una serie di Paesi, tra cui Spagna, Italia e Germania (fino a ieri tra i mercati più generosi in tema di rinnovabili) lasciando così spazio a nazioni come il Sud Africa e la Cina. Ed è proprio quest’ultima ad aver scalzato tutti gli altri concorrenti del G-20 nella corsa mondiale all’energia pulita, sottraendo agli Stati Uniti il primo posto in fatto di investimenti dedicati grazie a ben 65,1 miliardi dollari.

Spiega Phyllis Cuttino, direttore del programma energia pulita di Pew: “Per il terzo anno consecutivo, gli investimenti ha superato la cifra dei 200 miliardi di dollari, e il 2012 si è chiuso con un valore cinque volte quello del 2004. Ogni anno, si aprono nuovi mercati e una maggiore potenza rinnovabile viene distribuito in tutto il mondo. In meno di un decennio, la Cina si è resa l’epicentro di investimento istituendo sulle rinnovabili forti obiettivi, politiche e incentivi finanziari”.

 

E la Repubblica Popolare si può considerare oggi leader nel settore di produzione eolica pronta a conquistare anche il comparto fotovoltaico entro la fine dell’anno. Il secondo posto è degli Stati Uniti i cui investimenti nel settore sono scesi del 37%, seguiti dalla Germania (-27%) mentre il Giappone, al quinto posto, si sta affermando come una delle migliori destinazioni per gli investitori.

 

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